Il Tar di Trento salva un’altra volta gli orsi Jj4 e Mj5. Accolta la richiesta avanzata dalle associazioni animaliste e sospende così l’ordinanza di abbattimento fino al 27 giugno. Cosa succederà dopo
I giudici del Tar di Trento hanno deliberato e la decisione, seppur momentanea, è di sospendere l’ordinanza di abbattimento dei due orsi oggetto di accesi dibattiti negli ultimi mesi. Un’altra vittoria per le associazioni animaliste che si dichiarano soddisfatte e avanzano ipotesi per il prossimo futuro degli animali.
L’orsa Jj4, ritenuta colpevole dell’aggressione mortale al runner Andrea Papi lo scorso 5 aprile nei boschi di Caldes, in Trentino, e l‘orso Mj5 responsabile di un’aggressione a un escursionista, continueranno, dunque, a vivere.
La validità della decisione presa dai giudici ha, però, una data di scadenza: ovvero il blocco dell’abbattimento sarà efficace fino al prossimo 27 giugno, ultimo giorno in cui le parti coinvolte dovranno proporre motivi aggiuntivi, come per esempio, una soluzione concreta e fattibile al trasferimento dei due grandi carnivori.
Il Tar di Trento si è pronunciata stamattina a favore delle associazioni animaliste che chiedevano la sospensione dell’abbattimento dei due orsi Jj4 e Mj5 in Trentino, fortemente voluta invece, dal Presidente della Regione autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Lo stop per la soppressione dei due grandi carnivori sarà valida solo fino al 27 giugno di questo anno, quando le parti dovranno proporre una valida alternativa all’abbattimento. Mentre, l’udienza di merito è stata fissata per il prossimo 14 dicembre e la Lav ritiene che fino a quella data Jj4 e Mj5 non potranno essere abbattuti.
In un comunicato, l’associazione ambientalista Lav, Lega Anti Vivisezione, soddisfatta per l’obiettivo raggiunto, come riporta Repubblica, ha fatto sapere: “Le possibilità di trasferirli sono concrete e reali e Lav depositerà l’approfondimento richiesto del progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio santuario sicuro, sostenendone interamente le spese”.
Dopo la sua cattura avvenuta la notte tra il 18 e il 19 aprile, l’orsa Jj4 era stata trasferita nel centro di Casteller. Come riporta ANSA, per il Tar di Trento “la sua pericolosità non è stata pienamente accertata”. Per i giudici amministrativi: “La misura dell’abbattimento dell’orsa Jj4 consegue all’affermazione della pericolosità dell’animale, ma tale affermazione non trova spiegazione nell’impugnato decreto, né nei due pareri dell’Ispra visto che nel caso in esame non sono stati eseguiti seri accertamenti al riguardo”.
Il Tar continua spiegando: “Sebbene vi sia motivo di ritenere che l’aggressione del giovane Andrea Papi sia dipesa dalla presenza di cuccioli al seguito dell’orsa, tuttavia non c’è traccia degli accertamenti posti in essere dalla Provincia al riguardo, perché non è stata prodotta in giudizio la documentazione richiesta. Tanto più necessaria se si considera che anche il consulente di parte nella propria relazione, a seguito dell’esame autoptico effettuato sul cadavere del giovane, ha evidenziato la necessità di ulteriori verifiche”.
I legali del ministero dell’Ambiente avevano evidenziato come la gestione degli orsi ritenuti problematici sia esclusivamente una competenza della Provincia di Trento. Inoltre, viene dichiarato che ad oggi non sono stati trovati spazi adeguati ad accogliere i due orsi. In risposta, i legali della Provincia autonoma di Trento, dicono di essersi concentrati sulla legittimità dei provvedimenti scritti dal Presidente Maurizio Fugatti, rilevando l’assenza di altre strade percorribili, considerata che l’ipotesi di trasferimento non era prevista dalla normativa.
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