L’avvertimento lanciato dall’Oms terrorizza i leader mondiali. Secondo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità una seconda pandemia con un potenziale più mortale è probabile. “Bisogna prepararsi in tempo”
Secondo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, (Oms) Tedro Adhanom Ghebreyesus: “la minaccia di un altro virus emergente con un potenziale ancora più mortale non è da escludere”. Questo è il motivo per il quale l’intervento dell’Oms durante l’Assemblea mondiale della sanità svoltasi a Ginevra ha invitato la comunità internazionale a prepararsi all’eventualità di una nuova emergenza.
Il direttore dell’Oms, come riporta il Messaggero, ha spiegato: “Quando arriverà la prossima pandemia, che avverrà, dobbiamo essere pronti a rispondere in modo deciso, collettivo ed equo”. Ed è per questo motivo che l’Oms ha esortato i leader mondiali a elaborare una strategia contro le prossime possibili pandemie.
Inoltre, il direttore generale dell’Oms ha messo in guardia i leader mondiali contro la minaccia di un’altra variante di Covid-19, che porterebbe nuove ondate di malattie e morti. Intanto, in Cina si registra una nuova ondata di contagi. Secondo l’esperto cinese Zhong, “Il picco si avrà a giugno con più di 65 milioni i casi a settimana”.
Oms: la nuova variante XBB che spaventa la Cina
In Cina è prevista una nuova ondata di contagi Covid-19 che avrà il suo picco a giugno con 65 milioni di casi alla settimana. A rivelare la previsione è Zhong Nanshan, considerato il massimo esperto di malattie respiratorie della Cina. Lo stesso scienziato avrebbe anche dichiarato che presto saranno portati sul mercato due nuovi vaccini per contrastare la variante Xbb.
Secondo il Cdc cinese – Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie – , e come riporta stamani anche il Messaggero: “il tasso di infezione della variante Xbb è passato dallo 0,2% di metà febbraio al 74,4% di fine aprile e poi all’83,6% di inizio maggio”. Commentando la nuova ondata di casi Xbb, Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive San Martino di Genova, intervistato dall’Adnkronos salute ha reso noto:
“Sicuramente 65 milioni di casi a settimana su una popolazione di 1,5 miliardi vogliono dire numeri abbastanza importanti. Ma dobbiamo vedere la ricaduta, perché potremmo avere il 5% della popolazione che si fa una forma che è poco più di un raffreddore, diverso è dire che rischiano la polmonite. Oggi anche XBB non dovrebbe dare conseguenze cliniche importanti”.
L’avvertimento dell’Organizzazione mondiale della sanità
Le varianti XBB di Sars-CoV-2, che stanno preoccupando la Cina in questi giorni, secondo il parere del virologo Fabrizio Pregliasco: “Hanno caratteristiche di trasmissibilità e immunoevasione tali da far prevedere anche in Italia un possibile rialzo dei contagi fra 2-3 mesi”.
Il docente universitario e virologo Pregliasco continua e spiega all’Adnkronos salute: “Sarà un rialzo probabilmente senza un impatto significativo in termini di casi gravi. Il virus rimarrà con noi con andamenti ondulanti a livello mondiale. Noi al momento siamo in una fase decrescente perché abbiamo subito un’onda di risalita poco tempo fa, ma nel prossimo futuro un rialzo è possibile con il calo dell’immunità”.
Il discorso fatto durante l’Assemblea mondiale della sanità riunita a Ginevra dal direttore generale Oms Ghebreyesus è un monito: “La minaccia per la salute globale ora si sposta su un’altra variante emergente in grado di causare nuove ondate di malattia e morte”. Da qui l’avvertimento ai leader mondiali: “Esorto tutti gli Stati membri a impegnarsi in modo costruttivo e urgente nei negoziati sull’Accordo per le pandemie e sul regolamento sanitario internazionale, in modo che il mondo non debba mai più affrontare la devastazione di una pandemia come quella da Covid”.