Lavoro, il problema persiste. Si parla da settimane degli sgravi sui contratti ma la situazione è in fase di studio. Il punto è proprio rispetto ai tassi e alle percentuali di ammortamento rispetto agli attuali salari: argomento che si intreccia necessariamente con il taglio del cuneo fiscale. Il rebus è definitivo: dopo 6 mesi che succederà? Se gli altri impiegati hanno difficoltà a capirlo, i lavoratori più anziani si trovano con maggiori risposte.
C’è la possibilità concreta, per coloro che hanno più di 62 anni, quindi leggermente avanti sul piano contributivo e anagrafico di avere una maggiorazione di stipendio pari al 10%. Questo si deve a un incentivo sulle politiche inerenti al Welfare: lo aveva fatto anche il compianto ex Ministro Roberto Maroni che è passato alla storia (politica) per provvedimenti simili oltre alla battaglia sul federalismo. Tutto traslato alle autonomie fiscali di cui oggi si torna a parlare.
Lavoro, gli stipendi cambiano ancora: cosa succede rispetto agli Over 60
Questa possibilità, relativa all’incentivo in busta paga del 10%, non è altro che l’attuazione di uno sgravio che avrebbe dovuto già essere presente. È rinforzato, però, da situazioni e condizioni che potranno trovare maggiore sbocco non appena ci saranno più garanzie. La nuova politica sociale comincia a dare i frutti sperati, malgrado lo scetticismo delle opposizioni: al netto delle proteste, però, si cerca di fare fronte comune.
Resta sicuramente la volontà di vederci chiaro, in particolare rispetto alla stesura dei nuovi contratti, rispetto alla tassazione dei più giovani con riguardo alle Partite Iva. Intanto una stoccata, in senso positivo, agli Over 60 è arrivata. La speranza è che basti, ma in questo momento serve pensare alla ripresa: lo spauracchio delle calamità naturali – si veda l’Emilia-Romagna – non può fermare una macchina già in moto.