Tumore, cambia tutto: le novità non arrivano soltanto rispetto alla medicina ma anche riguardo la burocrazia. Parte il diritto all’oblio.
Michela Murgia ha dimostrato, con una toccante intervista al Corriere della Sera, quanto parlare di tumore sia ancora – per certi versi – un tabù. Fra le altre cose, dopo aver ammesso la paura e la commozione che molti hanno privato nel sapere che lei fosse ormai al quarto stadio del proprio percorso, c’è la difficoltà che i malati hanno nel cercare di sistemare determinate questioni prima che sia troppo tardi.
La casa, le banche, i lasciti. Tutto diventa più difficile perchè, spesso, ai malati terminali non fanno garanzie. Quindi si inizia a perpetrare il concetto di diritto all’oblio oncologico. L’Italia su questo tema era ancora molto indietro, ma qualcosa sta cambiando. Cosa s’intende per diritto all’oblio oncologico: “Lo stop a informazioni e clausole nella stipula di polizze, prestiti, mutui e nelle adozioni per chi ha concluso le terapie e il percorso di guarigione da almeno 10 anni”.
Tumore, cosa cambia: via all’iter per l’oblio oncologico
Questa è la definizione letterale che presto diventerà anche giuridica. Altrove già esiste, precisamente in Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Anzi, gli ex pazienti oncologici sono tutelati da riservatezza a partire da 5 anni dopo le cure se il male è stato contratto sotto la maggiore età.
Ora questo iter sembra prendere piede anche in Italia, proprio perchè molti ex pazienti incontrano reticenze burocratiche tutt’altro che di poco conto. Pronti due disegni di legge in tal senso che dovranno essere valutati e approvati dopo l’estate. Il lavoro non si ferma, proprio perché il male del nostro tempo passa (ancora) dall’oncologia: lo studio per combattere i tumori è incessante e ci sono – ad oggi – importanti novità.
Non ultima quella dei vaccini che sono in fase di studio e possono colpire e impedire la formazione di alcuni carcinomi. Questo è quello che hanno indicato gli esperti e fra qualche anno potrebbe essere consuetudine. Naturalmente la lotta è ancora serrata, ma come si fanno importanti passi avanti sul piano medico, è fondamentale che si facciano anche a livello legislativo. È il momento di mettere fine a un vuoto normativo per cambiare la vita di molti e le sue aspettative.