La penalizzazione della Juventus cambia gli scenari per i bianconeri e anche per la lotta alla Champions League in Serie A: brutta batosta per la formazione allenata da Massimiliano Allegri, ma c’è una buona notizia.
È giunta nella serata di lunedì 22 maggio 2023 la nuova decisione della Corte federale d’Appello della FIGC in merito alla penalizzazione per la Juventus allenata da Massimiliano Allegri. E pensare che a distanza di poco tempo la classifica dei bianconeri cambia nuovamente, questa volta a poche gare dalla fine del campionato di Serie A.
L’udienza ha di fatto rivalutato la sanzione precedentemente inflitta al club piemontese e successivamente rimessa praticamente in gioco. Lo scorso 20 gennaio furono 15, poi in seguito ridati al club e ora la nuova penalizzazione. Ora per il club sono invece arrivati dieci punti di penalizzazione, non si tratta però dell’unica novità annunciata.
L’udienza è iniziata intorno alle ore 10 di mattina con le parti collegate in modalità remoto, incluso il numero uno del club. Alle 13 i giudici della Corte si sono riuniti in camera di consiglio per definire la sentenza di penalizzazione contro la Juventus.
Cosa hanno deciso i giudici
Inflitti dieci punti di penalizzazione per la Juventus e classifica di Serie A che cambia ancora una volta in corso d’opera. La Corte federale d’Appello ha prosciolto i sette dirigenti bianconeri per il quale il Collegio di Garanzia aveva chiesto di motivare nuovamente le rispettive responsabilità sul fronte della vicenda plusvalenze.
E pensare che Giuseppe Chiné, procuratore federale, aveva chiesto anche diversi mesi di inibizione per i dirigenti, incluso Nedved. A riportare la notizia è l’agenzia ANSA. La corsa Champions non è però affatto compromessa e le prossime due gare contro Empoli e Milan potrebbero consentire ai bianconeri di tornare prepotentemente fra le prime quattro del torneo.
La richiesta
La Camera di Consiglio è durata oltre cinque ore e ha valutato le richieste della procura della Federazione italiana giuoco calcio. Erano 11 i punti di penalizzazione richiesti per la Juventus, ne sono stati inflitti invece 10. Otto invece i mesi di inibizione proposti per per i sette dirigenti come Pavel Nedved, Enrico Vellano, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Daniela Marilungo, Caitilin Mary Hughes e Francesco Roncaglio. In questo caso, però, tutto si è concluso con un nulla di fatto sul fronte dirigenziale.
Dopo lo scorso 20 aprile, giorno in cui il Collegio di Garanzia del Coni aveva chiesto la riformulazione delle pene, il procuratore Chiné ha chiesto otto mesi di inibizione per i dirigenti e 11 punti di penalizzazione per il club del presidente Gianluca Ferrero. Proprio Chiné avrebbe infatti aumentato la richiesta, rispetto all’ultimo processo, la sentenza è stata decisa dopo ore di camera di consiglio.
In sostanza si cerca una forma di pena afflittiva tale da precludere la possibilità ai bianconeri di partecipare alle prossime competizioni europee. La classifica di Serie A è in divenire, ma una penalizzazione di oltre dieci punti potrebbe mettere a serio rischio la qualificazione dei bianconeri.
Come cambia la classifica, gli scenari Champions
Con questa penalizzazione la Juventus è praticamente fuori dalla corsa per la zona Champions League, difficile e compromessa anche l’ipotesi di una qualificazione alla prossima competizione di Europa League. Gli stessi problemi riguardano anche l’ipotesi Conference League.
che conti alla mano scende a quota 59 punti, ma con la possibilità di salire a 62 in caso di vittoria contro l’Empoli, 61 in caso di pareggio. Fiato sul collo per il Milan che, essendo a 66 e in Europa League, potrebbe incontrare più di qualche problema, specialmente visto il confronto con i bianconeri in programma durante la prossima giornata, poi l’ultima contro l’Udinese allenato da Andrea Sottil.
Per i bianconeri basterebbe comunque battere i toscani per superare Roma e Atalanta, piazzandosi al quinto posto a soli due punti dal Milan, prossimo avversario del club piemontese e diretta concorrente per un posto in Champions League.