De Laurentiis mira a cambiare piano: il Napoli è una sua priorità, ma non solo. Il Patron guarda anche gli Stati Uniti, i tifosi tremano.
De Laurentiis non trova pace. Lo Scudetto a Napoli dopo 33 anni doveva rimettere le cose a posto, invece non ha fatto altro che aprire nuove ferite: il futuro ora è incerto. Esattamente come lo era un anno fa. Spalletti è pronto a fare le valigie per colpa di un rapporto mai decollato davvero: lo conferma una PEC (pomo della discordia) di De Laurentiis che esercitava l’opzione di rinnovo senza minimamente interpellarlo in data 19 aprile.
Poi ci fu una cena. Successivamente, quando era troppo tardi per rimettere a posto le cose. La frattura c’è stata. De Laurentiis parla di ali tarpate, ma dietro c’è dell’altro: la necessità di trasparenza che Spalletti non vede. Per questo ormai sono due agli antipodi, esattamente come è successo con Ancelotti e Gattuso.
De Laurentiis pronto a lasciare il Bari: cosa significa per il Napoli
Evidentemente c’è sempre qualcosa che non torna, ma ora deve iniziare a tornare tutto. Non solo per la squadra partenopea. De Laurentiis, infatti, è impegnato su più fronti. Il punto è chiaro e passa da Bari: se i galletti raggiungono la promozione in Serie A, De Laurentiis è costretto a lasciare il club.
Società che il Patron ha prelevato nel 2019 per evitare il fallimento: il regolamento dice chiaramente che nella massima serie non può esserci un Presidente in due compagini che concorrono nella medesima competizione. Pertanto la Filmauro sta cercando altre società che vogliano investire nel calcio: si parla di un fondo statunitense disposto a mettere sul piatto 100 milioni.
A quel punto ADL lascerebbe il Bari e con quel tesoro potrebbe anche investire ulteriormente sul Napoli: se quel capitale servirà anche per comprare un nuovo tecnico lo dirà solo il tempo, per il momento è giusto soltanto ammettere che De Laurentiis non ha nemmeno avuto il tempo di festeggiare lo Scudetto: il tricolore è un’arma a doppio taglio e, spesso, a far più male sono le sfumature. Nella piazza e nel mercato.