Una dottoressa polacca è stata aggredita a Milano al quarto piano di un condominio in cui abita: i risvolti sul caso e la novità sulla persona arrestata.
La persona arrestata a Milano è un cittadino americano di 29 anni e non un gambiano 22enne, così come precedentemente ipotizzato. L’uomo arrestato dovrà rispondere delle accuse di tentata violenza sessuale, tentata rapina aggravata e lesioni personali.
Si tratta di un uomo che avrebbe aggredito una dottoressa polacca 43enne in casa al quarto piano di un condominio che si trova in via Washington. L’errore sarebbe stato provocato dall’uomo che ha fornito la sua identità a voce (non aveva documenti). A ribadirlo è una ordinanza del gip Daniela Cardamone.
La vicenda
Convalidato con diverse ipotesi di reato l’arresto per il cittadino americano di 29 anni. L’uomo ha spiegato durante l’interrogatorio di essere entrato nel palazzo poiché voleva chiedere informazioni “sulla stazione ferroviaria“, spiegando al contempo di “non essere ubriaco. Non ricordo di aver aggredito nessuno, ricordo invece di essere stato io attaccato“, ha spiegato agli inquirenti.
L’uomo ha riferito al giudice che avrebbe trovato “una persona più anziana con la pistola che veniva verso di me“, ha ribadito parlando di un signore di 94 anni che lo avrebbe bloccato. Secondo quanto ribadito, il cittadino americano sarebbe giunto in Italia per un matrimonio, diretto a Venezia per un volo direzione New York e successivamente Las Vegas.
Non è esclusa la possibilità che l’uomo soffra di disturbi psichici, così come evidenziato da successivi approfondimenti e contatti con la famiglia. Sta di fatto che la donna ha accusato l’aggressore di averla attesa davanti al portone di ingresso, impedendo successivamente la chiusura con un piede. L’avrebbe seguita per le scale, entrando successivamente vista la porta semiaperta.
Gli investigatori pensano che l’uomo fosse lì per mettere a segno un furto, ma la reazione della donna avrebbe provocato la reazione violenta. Pugni e schiaffi al volto, per poi tentare un abuso al quale la donna sarebbe riuscita a sottrarsi con un calcio. L’allarme è stato lanciato tramite diverse grida d’aiuto. Un uomo 94enne si sarebbe presentato vicino casa con una scacciacani, riuscendo a fermare il 23enne.
Dal racconto del vicino all’arresto
Proprio il vicino Bruno ha invece raccontato quanto accaduto nel palazzo in cui abita. L’uomo ha spiegato di aver sentito le urla della donna, decidendo di uscire. Momenti certamente difficili, l’uomo di 94 anni ha invece avuto la tempestività e il coraggio di entrare e bloccare il malvivente che si trovava ancora all’interno dell’appartamento della dottoressa.
“L’ho vista seduta per terra sul pianerottolo vicino alla porta, disperata, con la faccia insanguinata che ripeteva ‘È ancora dentro, è ancora dentro’. Mentre arrivavano altri inquilini, la signora diceva che un uomo l’aveva seguita, era entrato in casa dietro di lei e l’aveva malmenata. Stava ancora dentro, ma nessuno aveva il coraggio di fare qualcosa, di entrare“, ha spiegato Bruno al Corriere della Sera.
I carabinieri hanno accertato che il cittadino 29enne sarebbe affetto da patologie psichiatriche pregresse. Al momento dell’arresto era privo di documenti e aveva dichiarato di essere un cittadino del Gambia di 22 anni. Proprio i genitori del ragazzo, dopo i contatti presi con i carabinieri, avrebbero denunciato la scomparsa, temendo in particolare per le precarie condizioni di salute.