Mutui, i problemi aumentano: le case di proprietà sono sempre più un lusso. La colpa è del rialzo dei tassi: il rapporto con le banche.
La casa è di tutti, almeno sulla carta. Nella realtà le politiche abitative sono un problema: lo sono diventate a causa dei tassi d’interesse della Banca Centrale Europea. Il punto è proprio nei numeri, perchè se l’inflazione alza i prezzi in generale, anche gli interessi aumentano.
I tassi e le percentuali rispecchiano questa tendenza che persiste in tutta Europa, ma in Italia un po’ di più: ecco perchè poi gli studenti si trovano in difficoltà. I ragazzi, specialmente i fuori sede, non cercano una casa di proprietà. Tuttavia questo discorso riguarda anche loro perchè molti proprietari affittano agli studenti per pagare il mutuo dell’immobile.
Mutui in picchiata: la stangata in arrivo dalle banche
Allora il problema restano le rate: si è passati da un minimo di 650 a un massimo di 1050 euro. Numeri da capogiro che includono, quando va bene, le spese extra: vale a dire condominio, rifiuti e gestione dipendenti. Il portiere dello stabile, se la casa apparteneva a un ente, per i primi 4 anni di mutuo va tenuto dai condomini.
A meno che non si faccia una petizione per mandarlo via. Ci devono, tuttavia, essere dei buoni motivi e soprattutto devono risultare inequivocabili. Non può essere allontanato per scelta o per “risparmiare” sugli oneri. Questo uno dei tanti sottocapitoli del diritto all’abitare che, se continua così, diventa un lusso.
Il ruolo dell’Europa
Una certezza per pochi: numero ristretto di persone che deve allargarsi. Lo stallo dei mutui rispecchia anche l’economia di un Paese fermo. Questo significa che in Europa sulle condizioni dell’Italia – in tal senso e non solo – dovranno interrogarsi. È vero che va attuato un piano correttivo, ma contano i margini d’azione: in altri termini, non si può infierire dove già c’è un limite consistente.
Precarietà che deve essere trasformata in occasione di ribalta, magari con prezzi più concorrenziali dopo una fase di rialzo. Una casa non rappresenta soltanto un investimento, ma è anche – soprattutto – una necessità.