Pensioni, le vedove possono contare su un aiuto in più: 600 euro a fine mese, da sommare all’attuale importo percepito. Ecco come.
Pensioni, continua la diatriba sulle minime. C’è la possibilità che il Disegno di Legge sugli aumenti finisca in soffitta a causa della sanatoria fiscale che non consente determinati margini. Lo stesso vale per Quota 41 e Opzione Donna. Ancora lungo il percorso per una quadra definitiva: su questo il Governo Meloni si gioca molto rispetto all’attendibilità di quello che è sempre stato un baluardo della campagna elettorale.
Aiutare famiglie e pensionati. Sui lavoratori il discorso è diverso: le mosse ci sono state, il nuovo Reddito d’Inclusione – che ha mandato in pensione, a proposito, il Reddito di Cittadinanza a Cinque Stelle – fa discutere più del dovuto, ma in merito ai congedi lavorativi è ancora tutto fermo.
Pensioni, riscatto per le vedove: cosa cambia nella reversibilità
Ci si è occupati del prima e si arranca – sul piano delle tempistiche – rispetto al dopo. Chi percepisce una pensione minima, oggi, fatica ad arrivare a fine mese. In alcuni casi, quelli più tragici, anche a fine giornata: l’inflazione si paga, ma lo stallo dei pensionati fa domandare chi debba pagare davvero.
È impossibile rifarsi su chi, per motivi di età e non solo, è definitivamente fuori dal mercato del lavoro. Le occupazioni secondarie, spesso anche in nero (sebbene sia una pratica da evitare) danno ossigeno ma poche garanzie. Una situazione particolare che riguarda anche, talvolta soprattutto, le vedove: chi ha perso il coniuge solitamente percepisce la reversibilità.
Tassi al 60%
Una somma che corrisponde all’importo pensionistico che avrebbe dovuto ricevere il defunto: questo implica dei tassi che gravano, in un senso o nell’altro, sulla quattordicesima. Entrata che arriva fra Luglio e Dicembre. In questa finestra – quella più estiva – i tassi in relazione agli importi pensionistici reversibili sono arrivati al 60%.
Significa che, fra due mesi, le vedove riceveranno 600 euro in più sulla pensione. Naturalmente rispetto alla quattordicesima, quindi non si tratta di una costante. L’incentivo necessario a respirare un po’ in questo periodo di congiuntura e rincari, più difficile da fronteggiare per chi ha subìto una perdita emotiva importante, sicuramente più delicata rispetto a qualunque tipo di difficoltà economica.