La storia di Andrea Papi è quella di un runner ucciso dopo l’aggressione attribuita all’orsa Jj4: i forestali parlano di cosa sia accaduto al ragazzo 26enne ucciso. Tutti i dettagli.
Andrea Papi è il runner ucciso nei boschi di Caldes in Trentino lo scorso 5 aprile da un animale. Dopo alcuni rilievi, infatti, si è scoperto che l’aggressione fatale sarebbe stata quella dell’orsa Jj4, plantigrado successivamente catturato e attualmente rinchiuso nel centro faunistico di Casteller.
L’Oipa, organizzazione per la protezione ambientale ha intanto chiesto al ministero dell’Ambiente la possibilità di trasferire l’animale in un rifugio della Romania. Proprio sul luogo dell’aggressione sono state trovate tracce di sangue nel giro di cinque metri dalla strada, a dieci il telefono e anche i bastoncini per la camminata (così come lo zainetto che aveva in quel momento).
I dettagli sull’aggressione
Nel frattempo il prossimo 25 maggio toccherà al Tar di Trento decidere se abbattere o meno l’orsa Jj4, animale accusato di aver ucciso il runner Andrea Papi. L’altra ipotesi è quella di trasferirla in un’altra località: l’ipotesi è quella della Romania. Intanto una perizia veterinaria forense, realizzata dall’associazione animalista Leal, mette in dubbio la morte del ragazzo 26enne causata da Jj4. Sempre il 25 maggio il Tribunale amministrativo deciderà anche sul futuro dell’orso Mj5, ricercato e considerato anche lui esemplare pericoloso.
Alcuni dettagli mostrano come l’aggressione possa essere avvenuta a causa di un orso maschio. In primis ci sarebbero le tracce dei denti canini maschili, tipici proprio del plantigrado, scoperti sul corpo del runner italiano ucciso lo scorso mese di aprile. Adesso le Guardie Forestali avrebbero invece cercato di ricostruire l’aggressione subita dal ragazzo.
“È plausibile che Andrea Papi scendesse di corsa lungo la strada forestale e che immediatamente dopo la curva a destra del tornante si sia trovato a breve distanza dal plantigrado responsabile dell’aggressione”, si legge nella nota. Diverse associazioni hanno messo in dubbio la morte di Papi avvenuta per opera dell’orsa Jj4.
“Una violenta e prolungata azione aggressiva da parte dell’animale selvatico nei confronti dell’uomo, come dimostrano le gravi ferite e le tracce ematiche sparse per decine di metri“, si legge nella ricostruzione fornita dalla Forestale riportata da Il Dolomiti. I forestali hanno parlato di un aggressione avvenuto vicino al tornante “Sesta Vouta“.
Cosa dice il rapporto
Gli esperti parlano di una corsa lungo la strada forestale Crocefisso Prà Conz, poi il possibile incontro con l’animale a breve distanza con il plantigrado responsabile dell’aggressione.
Intanto l’Oipa ha depositato una denuncia contro ignoti per il ritrovamento senza vita dell’orso M62 fra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino. Trovate gravi ferite e tracce ematiche sparse per decine di metri sul luogo del ritrovamento di Andrea Papi.
Proprio le tracce hanno infatti ipotizzato la brutale aggressione avvenuta a circa cinque metri dalla strada, segno evidente di un’azione brutale e praticamente senza alcuna possibilità di comprendere l’immediato pericolo emerso con l’arrivo dell’animale.
“È assolutamente verosimile che vi sia stata una violenta e prolungata azione aggressiva dell’animale selvatico nei confronti dell’uomo. Sono gravi le ferite e le tracce ematiche sparse per decine di metri“, si legge nel rapporto. Al momento del ritrovamento di Papi non sarebbe stato possibile rilevare le impronte dell’animale, riscontrando soltanto in seguito l’attribuzione dell’orsa Jj4, così come scoperto dalle analisi genetiche effettuate in seguito al ritrovamento del runner.