Per la violenza sessuale avvenuta a Milano lo scorso 28 aprile è stato arrestato un 32enne cittadino somalo. Vertice per l’ordine e la sicurezza in Prefettura. Il ministro Piantedosi rassicura il Sindaco Sala: “Maggiori controlli in Stazione”
Sono quattro le denunce per violenze sessuali registrate a Milano in appena 28 giorni. L’aumento della criminalità di strada e in modo particolare intorno la Stazione Centrale, fanno alzare l’allerta massima. Ed è proprio nei pressi della Stazione che è avvenuto l’ultimo stupro. La vittima è una donna, senza fissa dimora, che il 29 aprile, ha denunciato l’aggressione subita da uno sconosciuto.
Negli ultimi mesi la zona della Stazione Centrale è diventata simbolo dell’emergenza criminale. Tema caldo anche per Matteo Piantedosi che da gennaio ha voluto istituire pattuglie straordinarie per la sicurezza. Ma il numero delle violenze intorno a quell’area sembra essere aumentato nel corso del tempo.
L’argomento degli stupri sarà al centro del vertice che avrà luogo oggi, mercoledì 10 maggio, in prefettura a Milano al quale saranno presenti il sindaco Giuseppe Sala e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
A seguito dell’abuso sessuale avvenuto in piazza Carbonari a Milano tra il 28 e il 29 aprile scorso, gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura di Milano – V Dipartimento, hanno fermato un uomo di 32 anni cittadino somalo ma regolare sul territorio italiano. L’uomo è l’autore dello stupro in tenda.
L’indagine della Polizia di Stato è partita dalla denuncia della vittima che, nella mattinata di sabato 29 aprile, ha segnalato di essere stata violentata sessualmente nella notte da uno sconosciuto. L’aggressore l’aveva avvicinata la sera precedente in centro città e le aveva offerto ospitalità nella propria tenda di fortuna in quanto la vittima, anche lei una senzatetto, aveva palesato la necessità di trovare un riparo dalle condizioni meteo in peggioramento.
Così, il 32enne dopo aver guadagnato la fiducia della donna, l’aveva condotta all’interno di una tenda sita nei giardini di piazza Carbonari e qui l’ha costretta a subire l’atto sessuale. Gli agenti della Mobile, sulla base dell’identikit fornito dalla vittima hanno effettuato mirati sopralluoghi sul posto dove è accaduto il fatto riuscendo a reperire, in pochissimo tempo, prove necessarie ad incastrare il violentatore. Importante alle indagini anche il contributo di un testimone che ha riconosciuto il presunto colpevole nel 32enne somalo. L’aggressore è stato portato in Questura e, dopo i controlli di rito, è stato condotto al carcere di San Vittore in attesa della convalida di fermo.
Sono state 416 le denunce di violenza sessuale presentate lo scorso anno nella città di Milano. Sono in crescita gli stupri in strada o nei locali. I dati riportati dal Corriere della Sera sulle violenze sessuali nel capoluogo lombardo allarmano i cittadini. Il tema caldo della sicurezza sarà affrontato oggi in prefettura a Milano dal sindaco Giuseppe Sala e il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Dal confronto con il sindaco Giuseppe Sala emerge la promessa del Governo di intensificare la sicurezza nella zona della stazione all’esterno ma anche all’interno dello scalo ferroviario così come nei centri commerciali. Da Sindaco ha spiegato Sala devo difendere il valore della mia città, la narrazione sulle violenze a Milano mette in cattiva luce il capoluogo lombardo. Ho chiesto un presidio maggiore della stazione e le aree antistanti. “Il mio non è uno slogan ma una richiesta importante” spiega Sala.
Il ministro spiega come tutto ciò che genera preoccupazione e paura nella popolazione sia un problema per il quale c’è la massima attenzione, ma sottolinea anche come la percezione dell’emergenza sicurezza non sia supportata dai numeri. Piantedosi cita il 2019 come anno di paragone, prima della pandemia, in zona stazione a Milano i reati tipici: rapina, aggressioni e violenze fisiche, sono calati del 39 percento.
Il ministro esibisce l’arresto del 32enne somalo come esempio per dimostrare come chi delinque a Milano viene poi assicurato alla Giustizia. “A Milano il 100 percento dell’ assicurazione alla giustizia di chi compie questi reati come gli stupri”. Il capoluogo lombardo è anche la città dove si denuncia più che in altre zone d’Italia e d’Europa.
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