Arman Soldin è il giornalista dell’Afp morto durante la guerra in Ucraina: cosa è accaduto al cronista e dove si trovava. Al momento dell’attacco armato non era solo: colleghi illesi.
Soldin è il reporter ucciso mentre si trovava al fronte nella zona Est del Paese. L’annuncio è arrivato direttamente dall’agenzia di stampa francese. L’uomo lavorava come coordinatore video e si trovava da diverso tempo in Ucraina per documentare il conflitto.
Aveva 32 anni ed è deceduto a causa di un attacco aereo (con razzi) che non gli ha lasciato scampo. Non era da solo, ma gli altri colleghi non hanno riportato alcuna conseguenza al momento dell’esplosione.
La sua storia
Arman Soldin è il cronista e reporter fotografico dell’agenzia France Presse ucciso mentre stava documentando la guerra in Ucraina. Si tratta di un cittadino nato a Sarajevo, di nazionalità francese, che iniziò a lavorare all’Afp nel 2015 a Roma. In seguito, invece, decise di trasferirsi a Londra. Fu scelto lo scorso anno per il gruppo in partenza verso le zone del conflitto iniziato il 24 febbraio 2022.
Soldin è morto a 32 anni a causa di un attacco armato con razzi Grad. I colleghi presenti al momento della tragedia non hanno riportato alcuna ferita: tutti sono rimasti illesi. La vicenda è accaduta intorno alle 15.30 (ora italiana) dello scorso martedì 9 maggio nei pressi di Chasiv Yar, località vicino a Bakhmut, luogo preso di mira dalle forze russe.
We are devastated to learn of the death of AFP video journalist Arman Soldin in eastern Ukraine today.
All of our thoughts go out to his family and loved ones. pic.twitter.com/T2y449o1Ry
— AFP News Agency (@AFP) May 9, 2023
I cronisti dell’agenzia erano insieme ai militari dell’Ucraina al momento della violenza esplosione, poi la tragedia con la morte di Arman Soldin. Il giornalista francese coprì fin da primi giorni l’invasione della Russia in Ucraina, evento accaduto a febbraio 2022.
“Era entusiasta, energico, coraggioso. Era un vero reporter di terreno, sempre pronto a partire, incluso nelle zone più difficili“, lo ha ricordato Christine Buhagiar, direttrice Europa delll’Afp.
La nota di France Presse
L’amministratore delegato di France Presse, Fabrice Fries, ha spiegato che la morte di Soldin evidenzia un “terribile richiamo sui rischi e i pericoli a cui sono confrontati i giornalisti nel quotidiano coprendo il conflitto in Ucraina“.
Lo stesso Phil Chetwynd, in qualità di direttore dell’agenzia, ha voluto rendere omaggio alla memoria del giornalista “coraggioso, creativo e tenace”, si legge in un messaggio. Non è tardato ad arrivare anche un messaggio sulla pagina social dell’agenzia France Presse. “Testimoniare la battaglia di Bakhmut e la vita della gente: il lavoro di Arman Soldin, giornalista di AFP ucciso a 32 anni in un attacco missilistico in Ucraina, dà un’idea del suo impegno nel coprire questo conflitto“, si legge su Twitter.
Témoigner de la bataille de Bakhmout et de la vie des populations: le travail d’Arman Soldin, journaliste de l’AFP tué à 32 ans dans une frappe de roquettes en Ukraine, donne une idée de son engagement à couvrir ce conflit
➡️https://t.co/XnLdWttvVS pic.twitter.com/sjnfmPo7ag— Agence France-Presse (@afpfr) May 10, 2023