Juventus, il Collegio di Garanzia aggiorna l’inchiesta plusvalenze: si va avanti, ma stavolta con motivazioni chiare. Gli scenari.
Juventus, un passo alla volta purché non sia un passo indietro. Questo teme Allegri e ancor più preoccupato sembra essere Scanavino. Per non parlare di Ferrero. Il club ora è secondo, ma sa benissimo che in ballo c’è dell’altro e le sorti dipendono esclusivamente dalla Corte Federale d’Appello dato che il Collegio di Garanzia del CONI – lo scorso 20 aprile – ha riammesso alla Vecchia Signora i 15 punti che le erano stati tolti.
Un ricorso vinto, in sostanza, ma la realtà è ben diversa: la sentenza non è definitiva. Si tratta di una sospensione. Significa che i passaggi dell’inchiesta vanno avanti e si attende l’esito definitivo, per adesso non c’erano – sempre secondo il Collegio di Garanzia dello Sport – gli estremi per procedere.
Tuttavia c’è ancora tempo per capire, orientarsi e stabilire la sorte di un club blasonato. I bianconeri attendono fiduciosi, per il momento si aggrappano a 75 pagine di motivazioni: un dossier che serve a fare chiarezza ed effettivamente un po’ di nebbia la dirada, ma serve ancora tempo e mezzi per capire cosa attende la Vecchia Signora. L’estate sarà lunga e rovente, con tante questioni in sospeso. Intanto si riparte dalle certezze: è l’unica cosa da fare.
Il passaggio più importante del dossier chiarisce ogni tipo di ambiguità: “La Procura Generale, ha concluso per la conferma della sentenza della Corte Federale d’Appello, attesa l’infondatezza e, per alcuni aspetti, l’inammissibilità, perché motivate in fatto, delle censure articolate dai ricorrenti, chiedendo l’annullamento con rinvio per la sola parte relativa alla attribuzione dei punti di penalità alla Juventus F.C. S.p.A. per carenza di motivazione“.
Vuol dire, senza mezzi termini, che la penalizzazione è stata accantonata ma c’è altro da vagliare: le dichiarazioni dei calciatori. Anche e soprattutto la posizione dei dirigenti resta a rischio: Paratici, Cherubini e Agnelli vedono già una prospettiva diversa. Quella che potrebbe toccare anche alla Juventus se dovessero essere appurati determinati meccanismi che sono già costati l’interdizione a più di qualcuno.
La testa di qualche dirigente è saltata, ma il domino potrebbe continuare. I bianconeri, da qui a giugno, hanno paura proprio di questo. Quello che non è emerso finora potrebbe – nessuno, al momento, ha certezze – tornare con altro materiale e nuovi intrecci. Dato che le deposizioni dei calciatori, compresi gli ex Dybala e Ronaldo, aprono le porte a ulteriori scenari. Suggestioni che la Juve, di ieri e oggi, ha paura di scoprire.
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