Stipendi in rialzo, come cambiano le buste paga con il cuneo fiscale: le cifre

Gli stipendi in rialzo sono l’argomento di queste ultime settimane, in relazione al taglio del cuneo fiscale: cosa cambia in busta paga.

Lavoro e stipendi, le due parole d’ordine su cui viaggia il Governo Meloni in queste settimane. Il Decreto Dignità era solo un primo passo – cominciato il Primo Maggio, ma che vedrà compimento a luglio – nel frattempo si torna a parlare del cuneo fiscale in relazione alle fasce di reddito.

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Il taglio del cuneo fiscale alza gli stipendi (ANSA)

Operare dei tagli è importante, in special modo per garantire un rialzo degli stipendi. La domanda resta: cosa succederà nel 2024. Il concetto dei 100 euro in più in busta paga è abbastanza chiaro, meno lampante – a detta delle opposizioni e secondo uno studio del Fondo Monetario – è come ottenerlo.

Stipendi in rialzo, come cambiano le buste paga: questione di cuneo

Nel senso: a ricavare questi 100 euro come ci si arriva? Il punto non è il fine, ma i mezzi. Capire, soprattutto, se l’Italia può permetterseli. Lo sconto sui contributi previdenziali per i lavoratori sarà ulteriormente in ascesa rispetto a i redditi lordi fino a 35mila euro. Questi accorgimenti dovrebbero fare da collante per ottenere un alleggerimento e determinate maggiorazioni.

Il taglio del cuneo fiscale e gli aumenti previsti in busta paga
Il taglio del cuneo fiscale e gli aumenti previsti in busta paga (ANSA)

Gli importi annui – calcolando le stime di un lavoratore medio – ammontano a quasi 300 euro in più nel computo annuale. Un primo passo, ma secondo gli oppositori è poco a fronte dei rischi che l’Italia si sta prendendo. L’attenzione dello Stivale è figlia anche di quello che sta succedendo in Europa: il Paese è sotto osservazione e quel che conta è determinare una sostenibilità rispetto al PIL.

Il timore è che, con il taglio del cuneo fiscale, si vada a dare qualcosa alla manodopera nell’immediato per poi farglielo pagare successivamente. Non è un’aggiunta, ma un prestito che potrebbe gravare sulle spalle dei meno abbienti. Con questo dubbio amletico la maggioranza continua a lavorare, i sondaggi sono in calo, ma la sfiducia degli italiani non è solo verso Meloni che, però, è quella che accusa maggiormente il contraccolpo. Il Presidente del Consiglio aveva avvisato che questa sarebbe stata una “tempesta”: le turbolenze sono appena cominciate.

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