Sono finite in manette 108 persone affiliate alla ‘ndrangheta. La maxi operazione dei carabinieri del Ros di Reggio Calabria denominata “Eureka” in tutta Italia e in Europa.
Un colpo basso per la ‘ndrangheta ben piazzato dai Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Reggio Calabria, che con l’operazione denominata “Eureka” ha portato in carcere ben 108 persone. In particolare sono state colpite le cosche della Locride, Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo.
L’operazione eseguita dai carabinieri di Reggio Calabria è stata portata avanti anche grazie alla collaborazione, in fase esecutiva, dei Comandi provinciali carabinieri di Catanzaro, Vibo Valentia, Pescara, Milano, Salerno, Catania, Savona, Bologna, Vicenza, L’Aquila, Ancona, Roma, Cagliari, degli Squadroni Eliportati Cacciatori di Calabria, Puglia e Sicilia, nonché dell’ottavo Nucleo Elicotteri e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia.
Delle 108 persone arrestate, in esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip su richiesta della Dda Reggina (Direzione distrettuale antimafia), 85 di queste sono finite in carcere.
Tutti i 108 indagati sono accusati a vario titolo dei reati di associazione mafiosa; concorso esterno e traffico internazionale di droga con l’aggravante di transnazionalità e di ingente quantità. Detenzione e traffico di armi da guerra; riciclaggio; favoreggiamento; trasferimento fraudolento e procurata inosservanza di pena.
Ventuno dei 108 indagati sono stati fermati in sei paesi europei. Le misure cautelari sono state convertite nell’ambito dell’operazione “Eureka” in mandati d’arresto europeo. In Germania sono 9 gli indagati arrestati. In Belgio 6; Francia 3 indagati. Altri 3 indagati rispettivamente in Portogallo, Spagna e Romania.
Il blitz, oltre a Reggio Calabria, ha portato i carabinieri del Ros coordinati dalla Dda Reggina anche a Milano e a Genova. L’operazione “Eureka” è infatti collegata ad altre due inchieste coordinate dalle Dda genovese e milanese. A Milano, secondo quanto riportano gli inquirenti di Reggio, le persone raggiunte da misura cautelare sono 38 persone; mentre sono 15 gli indagati a Genova. Come riporta la GazzettadelSud: “Tutte le inchieste sono coordinate dalla Direzione nazionale antimafia diretta dal procuratore Giovanni Melillo“.
Secondo quanto rivela un’inchiesta dei media tedeschi, Mdr e Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz), in Germania il clan ‘ndranghetista di San Luca (Reggio Calabria) avrebbe collaborato con l’organizzazione criminale Primeiro Comando da Capital in Brasile, con il Clan del Golfo in Colombia e con un clan albanese in Ecuador.
Si parla di traffico di cocaina e in questi casi la droga sarebbe stata trasportata con navi portacontainer in diversi porti. Tra i più noti: Anversa, Rotterdam e Gioia Tauro in Calabria.
Parte della cocaina sarebbe stata spedita anche in Australia. Come riporta il Sole24ore: “Per riciclare il denaro illegale della droga, i sospetti avrebbero investito, tra le altre cose, in ristoranti, immobili e autolavaggi. Si sospetta che una rete di riciclaggio di denaro sia stata istituita principalmente in Germania, Belgio, Portogallo e Argentina”.
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