Fisco, i controlli sono in aumento per i movimenti in entrata e uscita: evitare segnalazioni è possibile con qualche accortezza.
Fisco, le grandi manovre sono in atto: la tregua fiscale, che è già in vigore da qualche mese, riguarda rottamazione e riscossione delle cartelle esattoriali. Il resto, tra movimenti e opportunità, è ancora al vaglio degli esperti. Sicuramente l’Agenzia delle Entrate mantiene l’occhio vigile sui contribuenti sospetti: vale a dire coloro che presentano movimenti diversi da quello che dichiarano abitualmente, sia in uscita che in entrata.
Pertanto attenzione alle attività quotidiane, talvolta basta poco per far scattare i campanelli d’allarme. Una pratica ricorrente sono gli introiti sopra i 10.000 euro. Talvolta accade che determinate somme entrino ed escano dai conti correnti frequentemente e anche nella stessa giornata.
Fisco, attenzione ai movimenti in entrata: cosa si rischia sopra i 10.000 euro
Quando superano l’importo determinato scattano i controlli: se non c’è una ragione più che valida, dichiarata al Fisco, può scattare – nel caso più estremo – anche il pignoramento dei beni. Questo è quanto occorre sapere per evitare sorprese, ma in alcuni casi e situazioni è possibile avere anche ingenti somme sul conto con relativo traffico.
L’eccezione che conferma la regola, infatti, è data dalle attività delle Onlus. Associazioni senza scopo di lucro. Tutto quello che ha a che fare con donazioni, e quindi anche con un’ingente circolazione di denaro, non solo è tassato meno ma viene anche accettato più facilmente perchè, appunto, non esiste scopo di lucro.
Lo statuto dell’associazione, anche a livello fiscale, deve essere chiaro e determinato. Esistono, infatti, raggiri che si basano proprio su questo assunto: soci che danno vita a Onlus per poter mettere in circolo il proprio denaro senza rischi, per poi essere al cospetto di società fittizie.
In quel caso la condanna è aspra, altrimenti – qualora l’attività della Onlus risulti regolare e trasparente – i problemi di controllo vengono meno. Questo escamotage, però, ha più volte insospettito Fisco e Finanza. Essere allerta non vuol dire dubitare, ma semplicemente accertarsi.