Napoli, Dia rovina la festa Scudetto: tutto rimandato, posta in palio divisa con la Salernitana

Napoli, festa rimandata. I partenopei fanno i conti con un pareggio che sposta i piani per lo Scudetto: c’è da aspettare ancora.

Napoli, la festa Scudetto può attendere. Contro la Salernitana non si va oltre il pareggio e i festeggiamenti per il tricolore dovranno essere messi momentaneamente in secondo piano. La vittoria finale non è in discussione, ma i partenopei speravano di chiudere i conti prima. A rovinare la festa a Spalletti e compagni ci ha pensato Dia.

Dia Salernitana
Dia protagonista nel Derby contro il Napoli (ANSA)

Attaccante francese in forza alla Salernitana. La punta centrale di proprietà del Villarreal trova il pari quando nessuno sperava più che ci potesse essere una replica al gol di Oliveira. Sembrava tutto perfetto, ma l’immaginazione è una cosa e la realtà è un’altra. La Lazio cade contro l’Inter, ma non basta.

Napoli-Salernitana: Dia rovina la festa, Scudetto rimandato

Il Napoli doveva vincere e non l’ha fatto, davanti al suo pubblico. Ora è possibile replicare il trionfo tra giovedì e domenica. Sempre che la tensione regga, perchè ormai tutti danno per scontato che a vincere debba essere il Napoli. La partita Scudetto, però, ufficialmente non è ancora chiusa.

Salernitana Dia
Partenopei beffati dall’attaccante francese (ANSA)

I partenopei sono padroni del proprio destino, ma se non sfruttano al massimo le proprie potenzialità l’appuntamento con il destino arriverà sempre più tardi. Spalletti e i giocatori del Napoli hanno fatto una stagione incredibile, manca ancora l’atto finale. Il The End al termine di un bel film che va messo soltanto dopo un’uscita di scena degna. Niente da fare.

Il Derby con la Salernitana termina in pareggio, anche per evitare il peggio. Erano attesi infatti scontri e rappresaglie. In questo caso la posta in palio divisa ha evitato qualunque tipo di avvicendamento: un po’ per uno, non fa male a nessuno. Tranne ai tifosi del Napoli che speravano di potersi idealmente appuntare già il tricolore sul petto. Il problema, adesso, non è più il come ma il quando. Spalletti dovrà lavorare al meglio sulla testa dei giocatori per afferrare un sogno che è a portata di mano, basta saperla tendere.

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