Mercato Unico Europeo del Farmaco, arriva il sì dell’Unione: cosa cambia nella sanità pubblica

Mercato Unico Europeo del Farmaco, l’UE ha detto sì: la sperimentazione farmaceutica al cospetto di importanti passi avanti.

I farmaci per cambiare il mondo. L’ambizione può essere un difetto, ma nella scienza diventa benzina: subito dopo la pandemia, ci si è resi conto di quanto i farmaci possono aiutare in situazioni limite. Sembra una cosa scontata, ma la ricerca scientifica deve tornare a essere protagonista.

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Mercato Unico Europeo del Farmaco, apertura dell’UE – Pixabay

Il Mercato Europeo del Farmaco è un’opportunità: arriva il sì dell’Unione Europea che intende non solo aumentare le sperimentazioni, ma anche incentivare il periodo di validità. Piani da 8 anni per instaurare nuovi rapporti per quanto concerne vaccini e rimedi unilaterali. Significa che la pandemia da Covid non è la sola con cui saremo al cospetto: i campanelli d’allarme ci sono tutti, a lanciarli non è stato soltanto Bill Gates.

Mercato Unico Europeo, arriva il sì dell’UE: le nuove frontiere della medicina

Si può evitare, dunque, la diffusione a pioggia come nel caso del Coronavirus e agire per tempo. Il vaccino contro tumori e linfomi e una testimonianza. In questo contesto anche l’Italia farà la sua parte con i fondi destinati alla Ricerca. La scienza deve tornare a occupare un primo piano, anche per quanto concerne la considerazione e la stima del personale sanitario.

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Non nuove sono le rappresaglie a esponenti della sanità da parte di negazionisti e non solo. Ridurre questo clima di scetticismo è possibile soltanto con gli investimenti. L’Europa cresce e aumentano le necessità di capire i retroscena dei nuovi patogeni che affliggono l’unione e non solo.

Le frontiere non sono più soltanto economiche ma anche sanitarie. Una malattia detta la rotta del progresso: sconfiggere tumori e Covid è soltanto il primo passo. Per il resto c’è tempo, purché si agisca insieme. Senza lasciare indietro nessuno. Ecco perché il Mercato Europeo del Farmaco rappresenta l’unica via d’uscita dalle avvisaglie del nuovo mondo, caratterizzate anche da malattie più invalidanti ma anche altamente curabili.

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