Le istruzioni prima degli agguati operati dal clan della famiglia Spada: cosa emerge durante il processo e quali sono le parole di Ottavio.
Le conversazioni intercettate dai carabinieri fanno parte di una inchiesta che risale al 2017 e che portò all’arresto di Ottavio Spada. L’esponente di spicco del clan finì in carcere insieme ad altre venti persone.
Si tratta delle istruzioni che l’esponente della famiglia impartì a chi doveva compiere gli agguati. Istruzioni rilanciate per telefono e ritenute fondamentali per evitare sanguinose faide. “Non mi fà caz…e, passa uno che ti riconosce e finisce che tocca ammazzarsi qui per strada con tutti, eh“, ribadì l’uomo all’epoca dei fatti.
Gli inquirenti parlano di una sorta di memorandum che Ottavio Spada ribadì e che emerge dalle conversazioni intercettate dai carabinieri. Si tratta di telefonate che hanno consentito all’Antimafia di condanna a sei anni di carcere uno degli uomini al vertice del clan che opera sul litorale di Roma.
Proprio tali episodio sarebbero riconducibili a quanto emerso durante l’operazione Critical. A riportare la notizia è il quotidiano la Repubblica che ha spiegato i dettagli sul caso. Nel 2015, infatti, Fabrizio Ferreri avrebbe chiesto una mano ad Ottavio Spada per punire una persona ancora ignota.
Secondo l’accusa, il 7 agosto di quell’anno Spada avrebbe consegnato a Ferreri una Taurus calibro 38 con quattro proiettili, insieme ad uno scooter T-Max e alla benzina.
Parlando invece di pallottole e dell’arma si sarebbe così espresso: “Questo è un bastione, le botte stanno dentro“. Ma le istruzioni non sarebbero finite qui, cosa che emerge nel corso dell’attività investigativa. Parole inequivocabili che gli inquirenti avrebbero intercettato dopo una lunga attività d’indagine.
“Ti devi coprì con una magliettina a maniche lunghe, pure i pantaloni. Ti metti il cappuccio che ti copre tutto e gli occhiali. Non mi fà caz***e, passa uno che ti riconosce e finisce che tocca ammazzarsi qui per strada con tutti, eh. C’hai i tatuaggi sulle mani te? Devo prendere i guanti pure per te allora, quelli buoni pure per le impronte hai capito?“, avrebbe dichiarato Spada all’epoca dei fatti.
Tutto perfetto per pianificare l’uccisione del rivale, senza far scoppiare una guerra, ma senza sapeva che Ferreri era intercettato. Le forze dell’ordine sono infatti intervenute per evitare che partisse una nuova faida fra le strade di Ostia.
Proprio per Ottavio Spada, trovato con delle armi, il pubblico ministero ha formulato una richiesta pari a sei anni di carcere. Una vicenda che arriva adesso nelle aule del tribunale e che presenta più di qualche novità, elementi tutti emersi nel corso delle intercettazioni.
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