Juventus, abbonati in rivolta. La comunicazione è chiara: il club già pensa alla prossima stagione e gli aggiornamenti non piacciono.
La Vecchia Signora pensa al futuro. Un avvenire ancora non chiaro. La gestione dei bianconeri passa per le inchieste da concludere in Procura. In grado di determinare il passo da fare sul campo e non solo. Un prossimo anno senza coppe o peggio in Serie B, a causa del responso giudiziario, cambia anche la faccia agli sponsor e alle scadenze stagionali.
Il punto sono gli abbonamenti: la squadra bianconera ha fatto una rimonta da applausi, al netto delle penalizzazioni, si gioca l’accesso in Europa (Champions) e buone chance di riconfermarsi il prossimo anno. Se l’onta delle inchieste però farà il proprio, ci sarà poco da esultare: ricominciare dalla Serie B non è bello per nessuno, a maggior ragione per chi decide di seguirla a prescindere: per questo gli abbonati devono sapere.
Juventus, cambiano gli abbonamenti: le nuove tariffe
Cambiano i prezzi e le politiche societarie. Una mail basta e avanza per evitare di fasciarsi la testa prima del tempo, uno sconto del 30% in caso di retrocessione sui prezzi e il 15% in meno se non si potrà disputare la Champions League. Il giusto compromesso per incoraggiare i fedelissimi. Non serve altro, soltanto aspettare e capire con qualche consapevolezza in più.
Non ultimo il fatto che in sede di abbonamento si spenderà di meno. La passione non ha prezzo, ma certe situazioni vanno valutate. Il ruolo da prima della classe ha un costo, da massima esponente dei cadetti ne ha un altro. Ora non resta che capire fin dove arrivare e spingersi: il sostegno ci sarà comunque ma la riduzione dei prezzi preannuncia che lo scenario ridimensionato non è solo un’ipotesi. A Torino, fino a qualche tempo fa, vincere era l’unica cosa indispensabile. Ora conta rimettere insieme i pezzi – a qualsiasi costo – sugli spalti e sul campo. Il resto si vedrà.