Il femminicidio di Alessandra Matteuzzi avvenuto a Bologna presenta un nuovo colpo di scena: a deporre durante il processo potrebbe esserci la conduttrice Maria De Filippi. C’è un motivo in particolare che spiega l’avvocato di Padovani.
Alessandra Matteuzzi è una donna 56enne di Bologna uccisa lo scorso 24 agosto dall’ex compagno Giovanni Padovani. Il 27enne ha avuto un recente passato da calciatore, ma il suo avvocato ha chiesto di ascoltare Maria De Filippi in Corte d’Assise.
Il processo inizierà il prossimo 3 maggio e molti si chiedono come mai il legale Gabriele Bordoni hanno comunicato questa decisione, così come raccontato ai microfoni del Quotidiano Nazionale.
In questo caso, infatti, Padovani avrebbe avuto dei contatti con la direzione del programma “Uomini e Donne“, condotto proprio da Maria De Filippi: si tratta in questi caso di dialoghi avvenuti presumibilmente fino al giorno del femminicidio. L’avvocato ribadisce che il suo assistito avrebbe contattato la trasmissione proprio il 23 agosto 2022, chiedendo di poter partecipare alle preselezioni.
A detta dell’avvocato, di conseguenza, ciò non sarebbe oggetto di una premeditazione nel delitto. “Stava facendo programmi per i giorni successivi, non premeditando di uccidere Alessandra Matteuzzi quella sera“, ribadisce il legale. La difesa spiega che l’uomo avrebbe avuto dei contatti con la direzione del programma televisivo. Il legale ha infatti parlato proprio di un colloquio telefonico con la trasmissione che va in onda su Canale 5. “Dava disponibilità di partecipare alle preselezioni“, spiega il legale per la settimana successiva.
Nonostante la richiesta, però, non è scontato che la Corte accetti la teste. In ogni caso l’avvocato Bordoni ha ribadito la richiesta di un riscontro in merito al contatto, così come il contenuto. Così facendo, quindi, si potrebbe anche pensare all’esclusione di Maria De Filippi dalla lista dei testi, al momento si tratterebbe però soltanto di ipotesi e strategie legali.
Fatto sta che per Padovani è stato richiesto, direttamente dal suo avvocato, l’accertamento sulle capacità di intendere e di volere proprio in riferimento alla serata del delitto di Alessandra Matteuzzi. A carico di Padovani pendono attualmente le accuse di omicidio aggravato da premeditazione, futili motivi, stalking e relazione affettiva.
Intanto gli avvocati della famiglia della vittima ha commentato le ultime richieste dei colleghi della difesa. “Prendiamo atto della richiesta di perizia psichiatrica proposta dalla difesa, nei confronti di Giovanni Padovani. Trattasi di attività che ci attendevamo. Riteniamo che non vi sia agli atti alcun elemento che possa far dubitare della capacità di intendere e di volere dell’imputato, tanto meno della capacità di stare nel processo“, ribadiscono i legali della famiglia di Alessandra Matteuzzi.
Nella lista dei testimoni, inoltre, la famiglia della vittima ha chiesto di inserire sei donne che avrebbero conosciuto l’imputato. Avrebbero avuto relazioni di natura sentimentale, ma sulla vicenda vige ancora il massimo riserbo. Potrebbero essere ascoltati anche i poliziotti che hanno svolto le indagini, il personale informatico e i consulenti medico-legali.
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