20 giorni dopo la semifinale di andata della Coppa Italia Juventus-Inter del 4 aprile, oggi è arrivato un colpo durissimo della DIGOS di Torino per 171 tifosi bianconeri punti con il DASPO per i cori razzisti verso Romelu Lukaku attaccante nerazzurro.
È il primo caso in Italia di risposta così grande al razzismo negli stadi. La DIGOS di Torino, che non è nuova in tema di indagini sul mondo ultras della Juve, ha emesso 171 DASPO nei confronti di quei tifosi che all’Allianz Stadium, lo scorso 4 Aprile, durante la semifinale di andata della Coppa Italia Juventus-Inter, si resero protagonisti di ripetuti ululati e buu razzisti nei confronti dell’attaccante belga nerazurro Romelu Lukaku. Già durante il match e poi anche nel dopo gara, sui social, vennero pubblicati decine di video dai quali erano evidenti gli insulti e anche i protagonisti, chiaramente riconoscibili.
E’ bastato fare un giro sul web tra i social per capire la portata e la gravità di quanto stava accadendo la sera del 4 Aprile scorso allo Stadium. I cori arrivavano dal settore del primo anelli della Curva Sud. Secondo quanto riferito dagli investigatori torinesi a rendersi protagonisti della squallida vicenda furono 250 persone. Al termine delle indagini ne sono stati puniti 171 con DASPO e multati per aver violato le regole di comportamento all’interno dello stadio bianconero.
Nella difficile serata di Juventus-Inter non basta raccontare degli insulti razzisti a Lukaku, c’è anche altro materiale raccolto dagli uomini della DIGOS di Torino e sul quale ci sono altri approfondimenti di indagini. Nell’inchiesta degli investigatori del capoluogo piemontese sono stati segnalati altri episodi accaduti a metà del primo tempo di Juve-Inter.
Ovvero gli investigatori hanno riferito di numerosi e ripetuti cori del tifo nerazzurro “Liverpool, Liverpool”. Chiari i riferimenti alla tragedia dell’Heysel, una delle pagine più dolorose del calcio che coinvolse anche numerosi tifosi della Vecchia Signora.
Nell’analisi di quanto accaduto sulla composizione dei 171 Daspo la riflessione è quella di uno specchio generale della nostra società. Tra i soggetti raggiunti dalla misura restrittiva ci sono persone di tutte le età, giovani e adulti, anche tifosi normali che non sono riconducibili al mondo ultras. Tra i soggetti daspati alcuni hanno precedenti per reati minori, tipici di chi frequenta le curve e mondo ultras.
Non solo gli insulti razzisti a Lukaku e la tragedia dell’Heysel in Juve-Inter. Nel mirino degli degli investigatori di Torino c’è anche quanto accaduto durante Juventus-Napoli, in Serie A ieri sera 23 Aprile. Secondo quanto riferito daci sono approfondimenti di indagine su insulti nei confronti del presidente federale Gabriele Gravina. Per il tifo bianconero il numero uno della FIGC sarebbe colpevole di essere intervenuto nella questione Lukaku chiedendo l’archiviazione del caso. L’attaccante alla fine fu espulso per doppia ammonizione, una di queste arrivata per via dell’esultanza con il dito sulla bocca per zittire i tifosi avversari. Squalifica poi revocata dagli organi federali.
Sempre ieri sera durante Juventus-Napoli all’Allianz sono stati segnalati diversi cori del tifo juventino ai danni dei sostenitori napoletani con uno degli slogan più spiacevoli e offensivi nei confronti del tifo partenopeo: “Vesuvio lavali con il fuoco” e anche “Acqua e sapone, usate acqua e sapone”. Insulti che sarebbero sempre partiti dalla curva bianconera. Le indagini proseguono.
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