E’ iniziato questa mattina poco dopo le 12.30 nella sede del Ministero dell’Ambiente il confronto tra il dicastero rappresentato dal sottosegretario Claudio Barbaro, il ministro Pichetto Fratin è a Torino per impegni sull’emergenza siccità, con tra gli altri presenti, il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e ISPRA, l’istituto superiore per la protezione ambientale.
Da Torino oggi il ministro Pichetto Fratin è stato chiaro: “Io sinceramente spero che JJ4 non venga abbattuta. E’ una vicenda a livelli più alti” sostiene. A Roma invece al centro del confronto non c’è solo il futuro dell’orsa, c’è da mettere un punto fermo al progetto di migrazione di massa degli orsi trentini in eccesso, Fugatti sostiene siano una settantina, bisogna trovare i territori tra Italia o all’estero adatti per il trasferimento.
Attualmente in Trentino ci sarebbero 110 orsi in tutto, 90 adulti e 20 giovani, l’85 percento e monitorato. Sempre oggi i vertici del ministero dell’ambiente chiederanno al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di autorizzare, con una norma, gli operatori di sicurezza per l’utilizzo dello spry anti aggressioni. All’incontro non partecipa Oipa, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali che in una nota sottolinea negativamente l’assenza dal vertice. Oipa insieme a Leidaa e Enpa hanno già fatto ricorso contro l’abbattimento di JJ4 e oggi sono in presidio davanti la sede della Provincia autonoma di Trento, striscioni e dibattiti sulla libertà degli orsi, ci sono anche le forze dell’ordine a presidiare, il clima è tranquillo. “Orsi liberi dalla politica e dagli zoo” si legge su una scritta posta davanti all’ingresso.
Quanto al destino di JJ4 di certo c’è l’udienza dell’11 Maggio, fissata dal Tar di Trento per decidere sull’abbattimento dell’esemplare. Ieri come richiesto dal Tribunale sono arrivati i due pareri di ISPRA e dell’amministrazione Fugatti: approfondimenti tecnici. Ispra nella sua valutazione sul futuro dell’orsa che il 5 aprile scorso ha ucciso il runner Andrea Papi ha scritto chiaro come la documentazione segue le misure previste dal piano interregionale PACOBACE, con parere favorevole sia all’abbattimento di JJ4, sia al suo trasferimento.
Per l’attacco di JJ4 ai due cacciatori, padre e figlio, nel giugno 2020, avvenuta in difesa dei suoi cuccioli, è prevista la misura dal piano PACOBACE è della cattura per captivazione. Diversamente per l’aggressione mortale al 26enne di Clades, primo caso in Italia negli ultimi 150 anni, è previsto l’abbattimento. Nei documenti di Fugatti è stata ribadita la volontà di abbattere l’animale con la tecnica dell’eutanasia, respinta con forza dai veterinari del Trentino che hanno diffidato la provincia.
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