Si chiamava Luca Tisi il senzatetto che è stato ucciso con 30 coltellate la mattina del 16 aprile scorso a Udine. Dell’omicidio sono state fermate due persone, ritenute i presunti killer dell’uomo.
Luca Tisi aveva 58 anni ed era originario di Castions di Zoppola, in provincia di Pordenone, nella regione del Friuli-Venezia Giulia quando alle prime luci dell’alba del 16 aprile scorso, è stato trovato cadavere nei pressi di Piazzale Osoppo, nelle vicinanze della Galleria Capitol, a Udine.
Sul corpo il senzatetto portava evidenti segni di aggressione e un taglio alla gola. Sul caso di omicidio indaga la Procura della Repubblica di Udine. Secondo alcuni residenti, la vittima potrebbe aver visto alcuni criminali, forse una banda, entrare in azione proprio nei giorni scorsi.
Infatti, alcune porte del palazzo dove poi è stato rinvenuto il cadavere di Tisi, sono state trovate “marchiate”. Segno tipico del ladri quando scelgono l’appartamento da svaligiare. In quei giorni proprio una banda di criminali, nota come “La banda del silicone” stava agendo in quegli stessi posti.
La zona di azione dei malviventi nei giorni precedenti al delitto era il condominio Alpi 2, limitrofo all’Alpi della galleria Capitol, dove è stato rinvenuto il corpo senza vita di Luca Tisi. Dopo la morte del senzatetto, i condomini si sono chiesti se l’uomo fosse stato ucciso proprio perché testimone oculare di una rapina.
Il 58enne Tisi era stato seguito, secondo le indagini in corso, dal Dipartimento di salute mentale e dalla Caritas. Da tutti i residenti era descritto come una persona riservata, di poche parole, che viveva per strada per scelta personale. Nel frattempo, gli investigatori sono al lavoro per trovare i colpevoli. Sono state visionate le immagini di videosorveglianza esterna delle telecamere di un esercizio commerciale vicino al luogo del fatto in modo da poter capire cosa sia accaduto la notte dell’omicidio.
Dal giorno della cruenta morte messaggi, fiori e ricordi sono stati depositati nel luogo in cui è stato trovato il cadavere di Luca. Ora alcuni residenti del quartiere e i commercianti della zona hanno indetto una colletta per contribuire al funerale del senzatetto e, forse, anche per una targa ricordo. Tutti ricordano quell’uomo come mite, che non chiedeva mai l’elemosina per non gravare su nessuno. Ed è proprio perché conoscevano la bontà di Luca che gli abitanti del quartiere alla notizia sono rimasti sgomenti.
Oggi 19 aprile, gli uomini della Squadra Mobile di Pordenone hanno fermato due persone nella loro abitazione attorno alle 10 di mattina per il delitto del senzatetto Luca Tisi.
Dalle prime ricostruzioni degli investigatori, la vittima di 58 anni sarebbe stato raggiunto da oltre 30 coltellate. I due fermati, presunti responsabili dell’uccisione, sono stati portati in Questura a Udine per essere sottoposti a interrogatorio.
Nel frattempo la Polizia scientifica sta svolgendo i primi rilievi nell’appartamento dei due presunti colpevoli. Ancora non è chiaro se entrambe le persone sono accusate della morte atroce del senzatetto oppure se solo una delle due sia l’autore materiale dell’omicidio e l’altra, invece, abbia solo assistito.
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