E’ stata catturata ieri sera l’orsa Jj4. Lo scorso 5 Aprile aveva aggredito e ucciso il runner Andrea Papi. Nella conferenza stampa il presidente della provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha dichiarato: “Attendiamo decisione del Tar per l’abbattimento”. Animalisti sul piede di guerra.
Questa mattina nel Palazzo della Provincia autonoma di Trento, il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore Giulia Zanotelli hanno fatto il punto in conferenza stampa sulla cattura, ieri sera, dell’orsa JJ4.
L’animale ritenuto pericoloso soprattutto dopo aver ucciso il giovane runner Andrea Papi, lo scorso 5 Aprile, è stata catturata dagli uomini della forestale di Trento. I dubbi su quale sarà il destino dell’animale rimangono. L’assessore provinciale all’agricoltura e alle foreste Giulia Zanotelli insieme al presidente della provincia Maurizio Fugatti hanno spiegato i punti salienti su quale sarà il destino del grande animale. Per l’amministrazione governata dalla Lega l’esemplare va abbattuto.
La provincia sarebbe disposta ad accettare il trasferimento dell’orsa in un altro paese ma ad una condizione, ovvero che le spese per il trasferimento siano sostenute da chi si offre di accogliere l’animale. Jj4 aveva aggredito a morte il runner trentino di 26 anni, Andrea Papi in Val di Sole lo scorso 5 aprile. Ma prima dell’attacco mortale al giovane ragazzo, l’animale aveva già aggredito un padre con il figlio, due cacciatori.
Per fortuna l’attacco non ha portato al funesto esito di cui è stato vittima Papi ma, difatti, il carnivoro è ritenuto un esemplare pericoloso. Da qui, era partita la richiesta per l’abbattimento dell’orsa, rifiutata dal Tar di Trento dopo aver accolto il ricorso della Lega Anti Vivisezione. Ora che Jj4 è stata catturata, quale sarà il suo destino?
Stamattina in diretta Facebook, Giampaolo Pedrotti, Capo ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento, ha dato l’avvio alla conferenza stampa che ha visto come protagonisti l’assessora Giulia Zanotelli e il presidente della Provincia di Trento, Mario Fugatti. Il tema centrale dell’intera conferenza verte sulla cattura dell’orsa Jj4 e sul suo prossimo destino.
Fugatti prende la parola e spiega che la cattura è avvenuta nella tarda notte di ieri, intorno alle 23.00. A catturare l’orsa è il Corpo forestale del Trentino. Gli uomini della forestale hanno usato per la cattura la cosiddetta “trappola della gabbia tubo”. Ad essere avvisati per primi dell’avvenuta cattura, come dichiara il presidente Fugatti, sono stati il presidente della comunità della Val di Sole e il sindaco di Caldes.
Al momento della cattura di Jj4 erano presenti anche due cuccioli di circa due anni in fase di svezzamento che hanno assistito alla scena. Prima di caricare l’orsa nella gabbia tubo si è resa necessaria la sedazione. Erano presenti due veterinari sul luogo che hanno assistito l’animale affinché tutto andasse nel migliore dei modi. Dopodiché Jj4 è stata trasportata a Trento. Ora, l’area che fino ad ieri era risultata pericolosa, è stata messa in sicurezza. Ora si aspetta che altri due esemplari ritenuti a rischio, siano catturati: Mjj5, per il quale – chiarisce Fugatti: “L’Ispra ha già dato parere positivo all’abbattimento. Mentre per l’altro esemplare, M62, si aspetta il parere dell’Ispra”.
L’orsa Jj4, responsabile della morte di Andrea Papi avvenuta nei boschi di Caldes tra il 5 e il 6 aprile 2023, è un esemplare di orso bruno che abita la zona trentina da ormai 17 anni. L’iniziativa di riportare gli orsi nei boschi del Trentino era partita nel 1996 per ripopolare la zona quando vennero reintrodotti tre esemplari maschi e sei femmine.
L’orsa al centro delle polemiche negli ultimi giorni era già monitorata dopo che nel 2020 aveva aggredito un padre e un figlio sul monte Peller, per fortuna senza ucciderli. Anche in quel caso il Tar di Trento ne aveva bloccato l’ordinanza per abbatterla e l’animale fu dotato di radiocollare per il monitoraggio. Il sistema, però, è risultato scarico quando l’esemplare ha attaccato il runner. Dall’autopsia effettuata sul cadavere del corridore sono parse, sin da subito evidenti i segni delle zampate, di un morso e due profonde ferite. L’analisi del DNA ha portato alla verità che Papi era stato ucciso da un orso: Jj4.
Si sono dati appuntamento venerdì 21 aprile, alle ore 10.45, sotto la sede della Provincia Autonoma di Trento alcune sigle di associazioni animaliste per protestare contro la gestione degli orsi da parte dell’amministrazione del presidente Fugatti. Oipa e Lnc locali hanno spiegato al centro del dissenso c’è la battaglia animalista contro l’odio e il terrore della giunta provinciale che punta ad abbattere o imprigionare gli orsi senza aver mai fatto proposte per superare i problemi magari intervenendo con misure di prevenzione, educazione e formazione.
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