Tristezza e grande dolore durante i funerali della giovane Julia Ituma: la ragazza giocava nella Igor Gorgonzola Novara ed è stata trovata morta in Turchia dopo essere precipitata dall’hotel.
L’Hotel Volley Istanbul è diventato il luogo della tragedia lo scorso giovedì per la morte di Julia Ituma, 18enne italiana trovata senza vita il giorno dopo una gara di Champions League giocato con la sua formazione. Intanto i funerali della ragazza si sono tenuti nel quartiere Bovisa, a Milano.
All’evento hanno partecipato il ministro dello Sport Andrea Abodi, il presidente della Lega Volley Mauro Fabris, il sindaco di Novara Alessandro Canelli e la dirigente ed ex pallavolista Francesca Piccinini.
Tantissime persone hanno voluto dare l’ultimo saluto a Julia Ituma, ragazza 18enne i cui funerali si sono svolti presso la chiesa di San Filippo Neri, a Milano. Un lungo applauso ha accompagnato il feretro della ragazza dopo l’uscita dalla chiesa. Presenti anche le ragazze della squadra della parrocchia che sono state vicino alla bara di Julia: con alcune di loro aveva giocato qualche anno prima.
Durante l’omelia di don Ivan Bellini si è analizzato un aspetto della vita di una giovane ragazza come Julia spezzata a soli 18 anni. Un cammino volto ad analizzare il percorso di crescita di vita e anche sportiva come giocatrice di volley.
“Appena arrivato in questa parrocchia, nel 2019, ricordo la chiamata di Julia a giocare in squadre importanti. Ma anche dopo questo salto di qualità l’abbiamo seguita e abbiamo tifato per lei, ed è diventata motivo di rinnovato entusiasmo nella nostra piccola realtà sportiva. Julia è stata una buona notizia per tutti noi. E ora siamo feriti da una brutta notizia. Il dolore si unisce al ricordo“, ha spiegato il sacerdote.
Anche Elias, amico di famiglia e docente, ha letto un messaggio in chiesa per omaggiare le qualità. “Una ragazza dall’intelligenza spiccata. Julia aveva caratteristiche da ricercatrice, non si sentiva mai soddisfatta. Era interessata all’alimentazione, era desiderosa di apprendere“, ha ribadito Elias Malavazos Alexis, ricercatore al Politecnico di Milano.
I palloncini gialli e blu, colori della squadra dove è emerso il talento di Julia, sono volati in cielo fra lacrime e applausi nel giorno dell’ultimo saluto alla 18enne morta in Turchia dopo essere precipitata dall’hotel in cui alloggiava con la sua squadra. “Si stava preparando per studiare Scienze della nutrizione, era un genio“, ha spiegato l’amico Elias visibilmente commosso.
Elias è infatti l’unica persona autorizzata dalla famiglia a lasciare un ricordo per la pallavolista omaggiata da centinaia di persone. Tristezza, incredulità e commozione per la morte di Julia Ituma che aveva 18 anni. Sulla bara di legno chiaro erano presenti tante rose bianche. Compostezza, lacrime e un silenzio che si è interrotto da un lungo applauso all’ingresso e anche all’uscita del feretro. “Ho il cuore spezzato, non riesco a crederci. Non ci sentivamo da qualche tempo, ma ho tantissimi ricordi con lei. Già da piccola era fortissima“, ha spiegato un’ex compagna di squadra.
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