730 precompilato, nuove scadenze. I confini cambiano nuovamente per i contribuenti: tutto quello che c’è da sapere. Le date da ricordare.
È tempo di dichiarazioni dei redditi. Siamo nuovamente al cospetto di quel periodo dell’anno in cui i conti la fanno da padrone: organizzare entrate e uscite finanziarie per ogni singolo contribuente non è mai facile. Rendere tutto questo più semplice, senza incorrere in danni o pendenze economiche, è possibile ricorrendo a Caf (Centri Assistenza Fiscale) o commercialisti.
Senza contare la collaborazione attiva dei Patronati. Tutto a disposizione dell’utente: consulenze e assistenza al fine di consegnare ogni documento nei tempi previsti. Quali? Questo è il rebus che parzialmente ha dipanato il Governo grazie al nuovo calendario con la Legge di Bilancio. L’anno fiscale, tra registrazioni e riscossioni, parte dal prossimo 2 maggio.
730 precompilato: le specifiche da ricordare
O meglio: si comincia con le analisi e la redazione dei modelli pre-compilati che sono – fra le altre cose – sempre più in aumento. Significa che la domanda è crescente a fronte di un’offerta in continuo mutamento. Questo è quanto emerge dalle recenti stime economico finanziarie che vedono un impatto del 30% in più rispetto agli altri anni in cui i contribuenti sembravano essere più in grado di andare in autonomia.
Le consulenze, negli ultimi anni, sono triplicate per via di tutte le specifiche disponibili pre e post pandemia. In tal senso ci saranno agevolazioni retroattive: i bonus disponibili, come trasporti e quello degli scontrini, saranno detraibili. Successivamente si passerà a scaricare anche il resto: un’evoluzione che si concilia con la modifica in corso d’opera di quel che nasce come Superbonus e – prima dell’abolizione definitiva nel prossimo anno – cambia pelle fino a riguardare anche gli immobili. Per il momento chi ha effettuato lavori o ammodernamenti in precedenza può richiedere ancora la detrazione.
Le opere in via di sviluppo hanno un altro iter da conciliare non solo e unicamente con il 730. Ad ogni modo: la dichiarazione dei redditi è un appuntamento fisso di cui cambiano i parametri, la Legge di Bilancio – in tal senso – ha risolto qualche interrogativo. Perlomeno sul piano organizzativo e temporale. Le scadenze sono chiare. Ora la palla passa ai Centri di Assistenza Fiscale e ai commercialisti: l’ultimo livello di un ingranaggio sempre in movimento.