Decreto Lavoro, il piano di Governo: sgravi fiscali raddoppiati, chi può usufruirne

Decreto Lavoro, il Governo studia un nuovo piano: gli sgravi fiscali sono raddoppiati, ma solo ad alcune categorie di lavoratori.

Lasciata alle spalle la Legge di Bilancio, è tempo di pensare al lavoro. Un decreto ad hoc, come chiedono da tempo sindacati e parti sociali, per tutelare le nuove professioni ma anche i ruoli più gravosi. Attenzione alle famiglie con il nuovo Assegno Unico, ma non c’è solo quello: Roccella – Ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità – ha assicurato una stretta su temi importanti, il primo riguarda gli sgravi fiscali.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni alle prese con la riforma del Lavoro (ANSA)

In tal senso un aiuto arriverà, perlomeno questo è in bozza e al vaglio, per coloro che sono alla ricerca di colf e badanti. La figura del collaboratore domestico è da sempre controversa. Difficile trovare risorse e personale se registrare l’assunzione porta più tasse che altro. Una necessità quella di calmierare i prezzi con imposte ridotte del 15-20% per chi assume un collaboratore o una collaboratrice domestica.

Decreto Lavoro, cosa cambia per colf e badanti: gli sgravi fiscali modificano il mercato

Quello che serve per sperare di incentivare un mercato dove cresce la domanda, ma scarseggia l’offerta. Proprio per i motivi di tassazione, ora la situazione dovrebbe essere alla portata di tutti e tutte. Adeguarsi al trend europeo – riguardo le imposte e la figura dei caregiver – è d’obbligo. Altro aspetto imprescindibile è quello che riguarda i patrimoni nascosti.

Sanzioni colf e badanti
I rischi per mancata retribuzione (ANSA)

In arrivo sequestri e multe salate per chi non dichiara i sospesi o non intende avere a che fare con l’agenzia fiscale per rimettere in pari gli arretrati. Questo vale sia per i manager, ma anche e soprattutto per gli impiegati: cambieranno, dunque, anche le politiche di assunzione. Un passo obbligato dopo l’erogazione di MIA che, a partire da novembre, sarà prassi.

Una cosa non esclude l’altra e il lavoro ingloba anche tutta una serie di accortezze che bisogna tenere. Meloni si gioca molto con questo provvedimento, per questo il compromesso con i sindacati deve esserci: motivo per cui le politiche sociali dovranno essere ancor più rigide, senza lasciare indietro nessuno ed evitando di perdonare – come si era insinuato di recente, vedasi Conte e Schlein – i furbetti. La partita è appena cominciata, ma il ritmo è già alto.

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