Irruzioni all’interno di edifici, imbrattamenti di monumenti storici con vernici colorate, blocchi stradali, in diverse città italiane è quasi sempre finita con le forze dell’ordine costrette a portare via di peso gli ambientalisti di Ultima Generazione. 12 ragazzi indagati a Padova.
Per la prima volta una procura, quella di Padova, ha chiuso una inchiesta ipotizzando l’ associazione a delinquere con i reati di interruzione di pubblico servizio, ostacolo della libera circolazione, deturpamento di beni culturali e imbrattamento di luoghi.
Sono stati indagati 12 militanti padovani del movimento per sei episodi. Nelle indagini partite nel 2020, gli investigatori hanno raccolto legami dell’associazione con il collettivo ambientalista “Extinction Rebellion“, molto attivo in altri paesi in Europa.
L’obiettivo dei ragazzi di Ultima Generazione non era più solo la battaglia contro le energie fossili, ma anche la protesta contro le grandi catene multinazionali dell’abbigliamento dove erano apparsi striscioni. La Digos di Padova ha indagato a fondo, le riunioni periodiche si sarebbero tenute nel parco pubblico di Padova e avrebbe anche sventato un attacco di natura politica alla sede locale della Lega.
Non solo blocchi stradali, in nome della disobbedienza civile: l’azione più eclatante l’irruzione a Padova nella Cappella degli Scrovegni con il ciclo di affreschi di Giotto.
E ancora, la protesta davanti all’Auditorium della città: tre giovani si erano incatenati, altri due avevano imbrattato i muri dell’auditorium.
Hanno destato clamore, e una proposta di legge con un aumento delle sanzioni a chi imbratta monumenti storico artistici, le azioni dei militanti del movimento di altre citta Firenze vernice su Palazzo Vecchio con l’intervento del sindaco Nardella, a Roma deturpata con vernice nera la Barcaccia del Bernini a Piazza di Spagna, all’inizio di marzo 2023 a Milano hanno preso di mira il dito medio di Maurizio Cattelan in piazza Affari.
Il collettivo ha sempre sostenuto che la stessa vernice utilizzata per sfregiare la statua di Vittorio Emanuele in Piazza Duomo è la stessa lavabile usata anche per il monumento di Cattelan e altrove. Così non sembra. Tanto che un team di esperti ha valutato danni per oltre 200 mila euro la rimozione della vernice usata nella piazza simbolo del capoluogo lombardo, difficilmente rimuovibile per questo motivo servirà un restauro più accurato da affidare a specialisti.
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