La vicenda della veggente Gisella Cardia non si è ancora conclusa: lo scandalo imperversa e la donna ha già annunciato un nuovo ritrovato a maggio.
Gisella Cardia è la donna conosciuta come la “veggente di Trevignano” che ha rilasciato una intervista a Il Messaggero per spiegare quanto accaduto. Le sue parole sono inequivocabili e non mancano gli annunci per il futuro immediato.
La donna ha ribadito di non aver mai abbandonato il Lazio, dichiarando però di aver lasciato la città di Trevignano Romano, luogo dal quale è partita tutta la vicenda. E c’è anche l’annuncio in merito a quanto accadrà il prossimo mese di maggio.
Gisella Cardia non è piacevolmente colpita da quanto ribadito dagli organi di stampa in merito alle presunte etichette rivolte alla donna. “Non è piacevole essere dipinti come dei truffatori, specie quando si ha la coscienza a posto. Mi sento sotto attacco da forze oscure, poteri non identificati. Ho l’anima affranta, il cuore spezzato e se non avessi la forza della preghiera non riuscirei andare avanti“, spiega la donna.
La veggente ha dichiarato che il prossimo 3 maggio si terrà un incontro per recitare il rosario per la Madonna: tutti si svolgerà durante un raduno dei fedeli che dovrebbero accorrere da diverse zone d’Italia e non solo. C’è spazio per rispondere in merito allo stop del pianto della Madonna e alle accuse rivolte alla donna.
“Quando la Madonna piange non è mai un buon segnale per l’umanità che dovrebbe rivedere la sua condotta e tornare a Dio. La mia casa di Trevignano, dove vivo con mio marito Gianni, è di 50 metri quadrati, modesta ma accogliente e con una meravigliosa vista sul lago. Ci abitiamo da 13 anni“, ha ribadito.
Le donazioni in questi caso non mancano, a detta di Gisella Cardia anche in modalità anonima, ma emerge un nuovo dettaglio in merito. “Le donazioni sono perlopiù servite ad allestire il luogo in cui ci raduniamo a pregare, tipo panche, recinzioni e per fare tanta beneficenza. Sul resto non ci ho guadagnato soldi. Non è la mia missione e il mio interesse. Fortunatamente mio marito ha sempre lavorato e con il suo stipendio viviamo bene“, rprecisa ancora una volta Gisella Cardia.
E c’è spazio anche per una risposta a Luigi Avella, donatore che accusa la donna di averlo raggirato e di aver utilizzato la donazione per acquistare un terreno vicino casa, non destinando la somma ai poveri, così come precedentemente indicato. “Il signor Luigi Avella aveva effettuato una donazione con l’intento di allestire il luogo di preghiera e così è stato. Questa è la verità“.
Il 3 maggio si terrà il raduno dei fedeli e la donna spera nella consueta partecipazione, pur sapendo di quanto accaduto di recente. E sugli incontri o colloqui con esponenti del Vaticano arriva la precisazione, nello specifico riguardante quanto accaduto a Trevignano. “Solo con il vescovo che c’era precedentemente il quale è stato sempre molto cauto. Ma del resto questi eventi hanno sempre bisogno di tempo prima di essere capiti e forse poi accettati e riconosciuti. Il Vaticano ha i suoi tempi. Attenderemo con fede“, conclude.
Le polemiche intanto continuano e le nuove rivelazioni della donna non fanno altro che aumentare i dibattiti sulle questioni legate alle donazioni per la Madonna di Trevignano. Le accuse contro Gisella Cardia arrivano da diversi donatori che hanno parlato di gravi episodi e di presunti raggiri, con tanto di ingenti somme di denaro sborsate nel giro di pochissimo tempo.
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