Cartelle esattoriali, la rottamazione entro i tempi previsti può garantire anche un aumento sulla pensione: le specifiche.
Cartelle esattoriali, la rottamazione è al centro della sanatoria fiscale che comprende anche l’ultima Legge di Bilancio entro la quale c’è una sorta di tregua che mette il contribuente in arretrato con lo Stato di sistemare le pendenze in tempo utile e attraverso alcune rate da concordare.
Inoltre è possibile anche stabilire l’importo oltre una certa soglia: non serve restituirlo integralmente, a patto che la situazione sia davvero complicata. Il dibattito su questo punto si anima tra economia e politica, ma la macchina organizzativa va avanti e sino a novembre questo sarà il copione per poi dare spazio alla seconda finestra da tener presente per procedere con il saldo (oltre all’eventuale stralcio) e la rottamazione.
Cartelle esattoriali, occhio alla pensione: qual è il nesso tra le due cose
In tal senso c’è una mano tesa anche in termini pensionistici. Chi salda le cartelle esattoriali in tempo e mette fine ai propri sospesi avrà anche una ricompensa – in qualche maniera – sulla pensione. Il punto è tecnico: ogni volta che viene riscossa una cartella esattoriale viene fatto anche il riconteggio dei contributi versati, in quanto viene considerata come una tassazione risolta.
Il vantaggio – se così si può chiamare – arriva sul piano previdenziale perché i contributi versati, a quel punto, saranno in maggiorazione e quindi anche il percorso verso la pensione più agevole. Considerando sempre il metro contributivo rispetto alla questione anagrafica.
Le opportunità per il futuro
Tanto resta da stabilire, ma questo potrebbe essere un ulteriore incentivo per indurre i contribuenti a risolvere le proprie situazioni. Un occhio al futuro è sempre utile, soprattutto in termini di pensione visto che le minime tengono ancora banco. Per questo la Legge di Bilancio cerca di incastrare tutti temi in correlazione al fine di arginare anche gli scontri fra maggioranza e opposizione.
Se il fondo monetario storce il naso, la politica interna non è da meno con PD e Movimento Cinque Stelle sul piede di guerra: si teme un ritorno alle grandi evasioni. Meloni continua a ripetere che le due cose non sono in correlazione. Le stime dei prossimi mesi forniranno un riscontro anche in tal senso, per il momento l’unica correlazione possibile è quella con la pensione. Vista più come un’opportunità che altro, in attesa del feedback che potrebbe cambiare o confermare ogni cosa.