Giampaolo Amato, l’ex medico della Virtus è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la moglie Isabella Linsalata. Ora l’uomo è indagato anche per l’omicidio della suocera. Svelato il movente “inconfessabile”
Ha ucciso la moglie 62enne Isabella Linsalata somministrandole due farmaci: benzodiazepina e un anestetico ospedaliero. Autore dell’omicidio è il 64enne Giampaolo Amato, oculista di Bologna ed ex medico della Virtus nonché marito della vittima. Per commettere il delitto il 31 ottobre del 2021, l’uomo avrebbe avuto facilità nel procurarsi le sostanze in ospedale essendo un medico.
Su disposizione della Procura di Bologna, sabato scorso Amato è stato arrestato con le accuse di omicidio, peculato e detenzione illecita di farmaci psicotropi. Il giorno del delitto i carabinieri furono avvisati dagli operatori sanitari del 118 che, giunti nell’appartamento avevano trovato la donna, anche lei medico, morta.
Successivamente l’autopsia sul cadavere della donna ha rivelato la causa della morte: ovvero un mix letale di farmaci somministrati dal marito. Come riporta anche Leggo, il Gip Claudio Paris è arrivato alla conclusione che il movente dell’omicidio di Isabella Linsalata è “di tipo sentimentale, senza tuttavia potersi neppure escludere l’incidenza di spinte di tipo economico”.
L’ex medico della Virtus Bologna, Giampaolo Amato, è in carcere da sabato scorso. La donna è deceduta per avvelenamento da farmaci anestetici a uso ospedaliero. Secondo il Gip, quello che ha spinto l’uomo a commettere il delitto è stata la relazione extraconiugale dell’indagato con una giovane donna.
L’uomo per poter vivere alla luce del sole la sua relazione clandestina uccide la moglie. Questo è “senz’altro il movente inconfessabile” che lo ha spinto ad agire, ha dichiarato il Gip Claudio Paris. La relazione tra i due amanti andava avanti dal 2018 ma era solo nell’ultimo periodo, quello precedente il delitto, che i due si erano riavvicinati. Sarebbe stata proprio l’incapacità di Amato di prendere una decisione definitiva a far premeditare il gesto. Infatti, il giudice scrive, come riporta Leggo: “Ha agito perché ossessionato dall’impossibilità di vivere liberamente la propria storia d’amore con la giovane amante, ostacolato com’era dal suo matrimonio con la non più giovane moglie”.
Infine, nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip, emerge che Amato è indagato anche per la morte di un’altra donna, la suocera Giulia Tateo, deceduta appena 22 giorni prima della figlia. Si evidenzia però che in questo caso, per confermare o smentire la morte per somministrazione dei farmaci si necessita di ulteriori indagini. Anche se, come riporta la Repubblica, le analisi sono “risultate positive a Midazolam ed al suo metabolita”, ed è emerso nel prelievo di polmone anche il sospetto della presenza di sevoflurano, quest’ultimo è lo stesso riscontrato dall’esame autoptico sul corpo di Isabella.
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