È arrivata oggi a Roma la salma di Alessandro Parini, rimasto ucciso nell’attentato a Tel Aviv. Ad attenderlo anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nicoletta Ciocca, madre del 35enne e quel presentimento funesto sul figlio
Dall’attentato avvenuto sul lungomare di Tel Aviv venerdì scorso ha perso la vita il 35enne romano Alessandro Parini. L’Italia si prepara a dare l’ultimo saluto al giovane avvocato con i funerali previsti tra giovedì e venerdì prossimo.
Oggi all’aeroporto romano di Ciampino è rientrata la salma di Alessandro Parini. Il feretro è arrivato intorno alle 14.00 con un volo di stato. Ad attenderlo i genitori e gli amici che erano con lui in vacanza in Israele. E anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
A rendere omaggio al 35enne vittima dell’attacco terroristico attese anche altre autorità istituzionali italiane. Nicoletta Ciocca, madre di Parini, sconvolta ha raccontato al Corriere di aver detto ad Alessandro che era pericoloso recarsi in quel posto. Ma lui le aveva risposto che non doveva preoccuparsi e che sarebbe rientrato per Pasqua.
L’attentato terroristico rivendicato poi dalla Jihad, avvenuto a Tel Aviv ha ucciso Alessandro Parini e ferito anche due dei suoi amici in vacanza con lui. In totale sono 7 i feriti. Quella automobile bianca che si è lanciata sulla folla a tutta velocità era guidata dall’arabo-israeliano Yousef Abu Jaber. L’obiettivo era uccidere. E così è stato.
Oggi la salma dell’avvocato 35enne amante dei viaggi ha fatto rientro nel nostro paese all’aeroporto di Ciampino a Roma. La madre, Nicoletta Ciocca, aveva avuto un presentimento prima che il figlio partisse per l’Israele. La mattina della partenza, come riportato dal Corriere della Sera, la donna aveva detto ad Alessandro: “Dove diavolo vai?”. Poi ha aggiunto: “L’ho accompagnato io in aeroporto. Alessandro era contento di partire per Israele”. Ma di risposta il 35enne aveva tranquillizzato la mamma.
Nel frattempo le indagini forensi effettuate sul cadavere di Parini dall’Istituto di medicina legale di Giaffa, in Israele, non hanno evidenziato colpi d’arma da fuoco. Alessandro è stato ucciso dal violento impatto con l’automobile. Secondo fonti interne israeliane non c’è stato alcun incidente stradale come inizialmente era stato sostenuto dalle autorità e anche dalla famiglia dell’attentatore. Il terrorista, Abu Jaber, ha agito intenzionalmente con lo scopo di uccidere.
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