Legge 104, cambia l’assistenza alle persone con disabilità. Come regolarsi con congedi e permessi: le novità sul provvedimento.
Legge 104, cambia l’assistenza alle persone con disabilità. La Giurisprudenza italiana prevede che le persone con disabilità possano godere di assistenza specifica a prescindere dalla condizione. Gli accertamenti legati alla disabilità sono di vario tipo. I gradi di patologia vengono definiti in percentuale.
Quantità stabilita in base al grado di indipendenza del soggetto: meno è autonomo e più è alta. In sottrazione, invece, rispetto all’aumento dell’autonomia. I disabili 100% godono anche di una pensione maggiorata che prevede l’accertamento della disabilità, ma anche la possibilità di percepire l’accompagno: questo termine indica non solo la condizione del contribuente, ma anche un incentivo – che prende lo stesso nome – e aiuta le persone con disabilità a garantirsi le spese extra come quelle legate a trasporti straordinari o altro.
Legge 104, novità per i permessi: cosa cambia
Nel caso specifico l’accompagno – diversamente dall’invalidità – viene scorporato dalla pensione totale appena l’utente trova un lavoro che gli permette di avere un reddito tale da provvedere da solo alle spese extra, entro le quali non sono inclusi i medicinali. Quelli vengono passati ugualmente. Dipende dalla tipologia.
Quel che cambia adesso è legato ai permessi. Normalmente sono disponibili 3 giorni di permesso aggiuntivi al mese per consentire alle persone con disabilità di essere assistite. Se il disabile non lavora, i permessi 104 (3 giorni al mese) spettano ai genitori dell’utente con disabilità. Oggi, invece, è anche possibile che la persona con disabilità in questione indichi un altro utente per essere assistito.
Questo vuol dire che la 104 può essere estesa a più persone (opportunità che prima era estesa soltanto ai genitori della persona). L’importante è indicarle precedentemente. Non servono, quindi, rapporti di parentela. La Legge 104 si adegua ai tempi, nella speranza che sia sufficiente per abbattere certe barriere di pensiero e gestione del territorio.