Il Chelsea liquida tutto. Il club londinese ha messo fine alle pendenze dell’era Abramovich: maxi buonuscita. Le cifre agli ex dipendenti.
Fumo di Londra, Todd Boehly chiude con il passato. Il nuovo proprietario del Chelsea finisce di pagare gli ultimi dipendenti del corso Abramovich prima di cambiare definitivamente aria. L’uomo d’affari resta al timone, ma altri prendono il largo. In primis la fedelissima dell’oligarca russo Marina Granovskaia. Figura di spicco che si poneva come braccio destro del magnate.
Ridotto ormai a guardare gli altri fare affari, per quanto concerne Londra. Altrove è difficile immaginare la situazione con questa congiuntura. Le possibilità sono tante, ma fuori dal Regno Unito la vicenda è intricata: Abramovich è stato dimezzato economicamente. Non soffre la fame, ma non può neppure permettersi di intavolare affari come un tempo.
Chelsea cambia tutto: liquidati gli ex dirigenti Blues
Senza una collaborazione valida, poi, è tutto più difficile. Marina Granovskaia è un vero e proprio schiacciasassi: conosce il mercato come pochi, era davvero una risorsa per Roman. La donna non lo ha seguito dopo l’allontanamento dai Blues. Ognuno per la sua strada. Anche perché la donna, ora, ha la possibilità di agire per conto proprio.
Sicurezza che gli ha fornito proprio Todd Boehly: la buonuscita per gli ultimi dipendenti del vecchio corso è piuttosto sostanziosa. Solo la Granovskaia percepisce 35 milioni di sterline. 14 – la restante parte del capitale – da spartire ulteriormente con le altre figure di spicco. Un pacchetto di 49 milioni di sterline in totale che significa futuro: un avvenire lontano da Stamford Bridge per molti.
Cambia anche allenatore
Ora il club britannico non se la passa male. Boehly ha trovato il modo per dribblare il FPF e sul mercato non si ferma più: servono i risultati, presto cambierà allenatore. Luis Enrique sembra destinato ad approdare sulla panchina dei Blues. Un viavai che parte dalla dirigenza e arriva alla guida tecnica: dispendio necessario per mettere un punto con il passato.
In tutti i sensi. I Blues si rifanno il look: il mercato li attende. Ora non ci sono più scuse: i vecchi trascorsi sono archiviati anche sul piano economico. La palla passa definitivamente ai nuovi proprietari, con il loro staff. Nessun contatto con Abramovich: quello che volevano, Boehly, Johnson e una grossa fetta dell’opinione pubblica inglese.
Il magnate ormai è solo un ricordo. Proprio come l’ex Presidente UK. Londra pigliatutto, ma talvolta rigetta. Anche rapidamente. Un tempo che sembra passato all’istante: attimi che Abramovich non scorderà con la stessa immediatezza di molti tifosi. Torna il sereno a Stamford Bridge: il cielo è davvero (sempre) più Blues.