Alessandro Parini è la vittima italiana provocata dal recente attentato accaduto a Tel Aviv: la storia del 35enne con una grande passione per la legge e i viaggi.
L’attacco avvenuto a Tel Aviv, durante la serata di venerdì 7 aprile 2023, ha causato la morte di un cittadino italiano e il ferimento di altri due connazionali. Alessandro Parini è deceduto sul lungomare della città israeliana a causa dell’attentato che non gli ha lasciato scampo. L’auto lanciata a folle velocità sulla folla ha travolto e ucciso l’uomo di 35 anni.
L’attentatore sarebbe sceso dall’auto, tentando di sparare sulla folla, ma successivamente ucciso da alcune guardie di sicurezza intervenute sul posto. L’attacco armato è costato la vita ad un cittadino italiano, giunto da non molto tempo in città per trascorrere un momento di relax.
Alessandro Parini aveva 35 anni, abitava all’Eur (quartiere di Roma) ed è era un grande appassionato di viaggi. Si trovava in Israele con alcuni amici. Specializzato in diritto amministrativo, laureato presso l’Università Luiss “Guido Carli” nel 2011, Parini insegnò presso l’Università di Tor Vergata.
Attualmente lavorava presso lo studio studio Police&Partners in viale Liegi, zona Parioli, non mettendo mai nel cassetto la passione per i viaggi. Come mostrano le immagini del suo profilo Instagram, circa quattro anni fa si recò in Giordania. Dal 2015 al 2019 svolse un dottorato in Diritto pubblico con tesi su “Concorrenza e appalti pubblici: tra libertà d’impresa e sostegno alle PMI“.
Una carriera iniziata con una tesi sul diritto amministrativo e le collaborazioni con diversi studi legali, fra questi quello internazionale Clifford Chance. Proprio dal suo curriculum si evince l’abilitazione alla pratica forense nel 2014, nonché la produzione di contributi in materia di diritto amministrativo.
Dal 2022, invece, iscritto all’Albo Speciale degli avvocati “ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte Suprema di Cassazione e alle altre Giurisdizioni Superiori“, si legge. Dalle leggi alla passione per i viaggi, un binomio che è diventato un marchio del docente. Appena possibile via per esplorare nuovi luoghi e conoscere usi, costumi e usanze del posto. Ed è proprio durante uno dei suoi viaggi che ha incontrato la morte, causata da un’automobile giunta sul lungomare a folle velocità. L’attentatore di Tel Aviv è stato intanto neutralizzato dagli agenti intervenuti.
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