Leucemia mielomonocitica cronica: sintomi e ripercussioni della malattia di Berlusconi

Silvio Berlusconi ha la Leucemia mielomonocitica cronica. La patologia che ha colpito l’ex Presidente del Consiglio è molto diffusa.

Silvio Berlusconi sta male, ma ora non si naviga più a vista. L’ex Premier ha la Leucemia mielomocitica cronica: un tumore del sangue. Le ipotesi sulle difficoltà cardiovascolari delle scorse ore erano giuste, ma c’è dell’altro. In primis la malattia si può curare, anche se si tratta di una patologia che spaventa solo a sentirla nominare.

Silvio Berlusconi Monza
La malattia di Berlusconi (ANSA)

Qualche rassicurazione in più arriva da Franco Locatelli – Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia e Terapia Cellulare e Genica dell’ospedale pediatrico di Roma Bambino Gesù – che a Tiscali.it dichiara: “Queste patologie una volta si consideravano incurabili, ora abbiamo armi dirette che combattono le lesioni molecolari che implicano”.

Leucemia mielomocitica cronica: cos’è

Berlusconi, dunque, può rialzarsi: l’attività politica è finita, ma può tornare ad avere una vita tranquilla. Non a caso molti suoi colleghi affermano che oggi si chiude un’era: non perchè Berlusconi sia uscito di scena, cosa che nessuno si augura, ma perché l’ex Presidente del Consiglio – forse per la prima volta in vita sua – abbandona la politica per dedicarsi ad altro. Stesso discorso per il Monza.

Berlusconi Fascina
Le condizioni del Cav (ANSA)

L’attività calcistica l’ha sempre affascinato, ma c’è dell’altro: il suo non sarà un addio al calcio. Galliani – braccio destro anche in Forza Italia – lo ragguaglierà su tutto. Gli impegni sportivi sono meno pressanti e stressanti di quelli politici. Di fatto l’ex Presidente deve cambiare stile di vita e conservare le energie per reagire alle cure: ha iniziato un ciclo di chemioterapia, poiché le Leucemie sono causate dalla proliferazione smodata di cellule staminali ematopoietiche. Ovvero quelle che si trovano nel midollo osseo.

Le condizioni di Berlusconi

A causa di mutazioni genetiche – si legge su AIL Associazione Italiana Leucemie – le staminali possono interrompere il processo di maturazione. Non riescono a formare le cellule sanguigne in modo corretto. La cellula, pertanto, può riprodursi in maniera illimitata. In altre parole: è come se il meccanismo di Berlusconi fosse andato fuori giri. Occorre rimetterlo in carreggiata.

Berlusconi Ruby Ter processo
L’ex Premier in ospedale (ANSA)

La forma più aggressiva, in questo caso, è la Leucemia acuta promielocitica. Quella di Berlusconi, invece, è mielomocitica. Il fattore chiave è la progressione della patologia: agire su quello cercando di stroncarla è la soluzione primaria, considerando che – come afferma Zangrillo, Primario del San Raffaele e medico di fiducia di Berlusconi – nel caso del Cavaliere siamo di fronte all’assenza di caratteristiche evolutive in Leucemia acuta.

Si tratta, quindi, di riuscire a vincerla attraverso strategie mirate. La diagnosi di patologie oncologiche arriva attorno ai 70 anni. Berlusconi ne ha 86. 16 anni in più che da una parte garantiscono un percorso meno aggressivo, dall’altra sono un punto interrogativo per quanto riguarda la reazione metabolica alle terapie. In che modo – e soprattutto con quanto dispendio – assimila le cure. Tutti aspetti che saranno più chiari nelle prossime settimane, quando comincerà ufficialmente il “terzo tempo” di Berlusconi.

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