Berlusconi, la salute dell’ex Premier preoccupa il mondo della politica. Da ieri il leader di Forza Italia è ricoverato al San Raffaele. Il primo bollettino medico.
Il ricovero ieri in terapia intensiva, l’ansia, l’incertezza. Silvio Berlusconi sta vivendo il momento più difficile del passato recente. Portato immediatamente al San Raffaele di Milano nella giornata di ieri, dopo affaticamenti che sarebbero stati fatali. Raggiunta la struttura, il Cavaliere è sembrato stabile e non in pericolo di vita.
Ottimismo traspare dalle prime ore del ricovero, a sentire il suo entourage e il fratello Paolo. Nella struttura, dal primo pomeriggio del ricovero, anche i figli Marina e Piersilvio. Tutti lì, in attesa di capire, comprendere e decidere. Programmare un futuro pregno di scadenze e necessità: la salute prima di tutto.
Il Patron del Monza resta sotto osservazione per cercare di fare il punto, ancora nessun bollettino ufficiale ma le indiscrezioni si susseguono. Inizialmente si è parlato di malattia cardiovascolare, poi polmonare. Ora si parla di una grave patologia del sangue che potrebbe portare addirittura a una forma di Leucemia: tutto sarebbe partito dagli importanti problemi di ossigenazione che affliggono da tempo (e per cui faceva controlli) l’ex Premier.
La carenza di ossigeno avrebbe stressato particolarmente il sistema cardiovascolare e quello respiratorio, per questo si è ipotizzata anche una forte polmonite. A corollario di una situazione crescente e apparentemente non valutabile. Nel senso che è ancora impossibile capire con certezza le conseguenze del quadro clinico e soprattutto l’entità di eventuali patologie.
Il Primario Alberto Zangrillo, suo medico di fiducia, ipotizza anche difficoltà del midollo spinale. Sempre per gli stessi motivi: lo stress dovuto all’ossigenazione che non è perfetta. L’uomo avrebbe comunque avvisato i vertici del proprio partito che predicano ottimismo: “Ci ha detto che il Paese ha bisogno di noi”.
Intanto Corriere della Sera e AGI fanno uscire nuovi aggiornamenti, in attesa di quello che sarà. I bene informati azzardano anche un possibile ritiro dalle attività politiche, ma l’alleato di Governo numero uno farà valere la sua voglia di lavorare e “servire” – così ha detto – il proprio Paese.
Silvio Berlusconi è ai box, ma è determinato a tornare presto in pista. Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo una diagnosi che – a 86 anni – potrebbe cambiare il corso di eventi e priorità.
In attesa di un bollettino medico ufficiale si fa strada la possibilità della Leucemia, per questo – si apprende dall’ANSA – il Cavaliere avrebbe iniziato delle cure chemioterapiche per fronteggiare la malattia. Si procede passo passo, in attesa di avere ulteriori certezze sulla strategia da adottare. Un piano di cure capillari che va coniugato anche con la situazione del leader di Forza Italia: l’anagrafe impone maggiore cautela. I familiari continuano a presidiare la struttura in alternanza con amici e colleghi che esprimono vicinanza all’ex Premier.
Una nota congiunta del Prof. Alberto Zangrillo medico personale di Silvio Berlusconi e il Prof. Fabio Ciceri primario di Ematologia e Oncoematologia per aggiornare sulle condizioni di salute del Cavaliere con il primo bollettino medico ufficiale da quando l’ex Premier è ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. “Il Presidente Silvio Berlusconi è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un’infezione polmonare. L’evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui Egli è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta. La strategia terapeutica in atto prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti” concludono.
“C’è un miglioramento. Siamo fiduciosi”. Poche parole ma significative parole quelle di Paolo Berlusconi che hai cronisti fuori dall’ospedale San Raffaele di Milano ha aggiornato sulle condizioni del fratello Silvio. Andando via ha poi aggiunto: “Abbiamo la consapevolezza che è curato nel migliore dei modi e quindi siamo fiduciosi che anche questa volta mio fratello ne uscirà più forte di prima” conclude.
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