L’ultima sfida folle tra i ragazzi si chiama Planking Challenge e consiste nello stare sdraiati di notte in mezzo ad una strada aspettando l’arrivo di un’auto. Nel frusinate individuati sei giovani
La Challenge che strizza l’occhio alla pazzia e alla morte si chiama Planking. L’ultima frontiera della follia che gira tra i ragazzi in Italia consiste nel rimanere sdraiati in mezzo ad una strada trafficata, al buio, e attendere l’arrivo di una macchina.
La sfida è alzarsi all’ultimo momento, prima di essere investiti dall’auto in corsa. Nel frattempo, sul ciglio della strada gli altri partecipanti filmano tutto con il cellulare per poi postare il video sui social.
L’ultima Challenge è avvenuta in provincia di Frosinone, sulla via Casilina all’altezza di Piedimonte San Germano. Il gruppo di amici intendi a mettere in atto la sfida mortale sono stati individuati grazie alle immagini di video sorveglianza che i tecnici della polizia locale hanno isolato.
Planking Challenge: l’ultima sfida mortale in voga tra i ragazzi. Individuati sei giovani
L’ultimo gruppo di amici individuati dalla polizia locale sono 6. Si tratta di 4 ragazzi e 2 ragazze che la sera tra domenica e lunedì scorso si trovava su via Casilina, una delle strade maggiormente trafficate del Lazio, intendo a sfidarsi all’ultima folle Challenge. A lanciare l’allarme è stato un dipendente di un hotel della zona che si trova nei pressi della Casilina dove alcuni clienti avevano precedentemente segnalato alla reception di aver visto dei ragazzi sdraiati sulla strada.
L’uomo, affacciatosi dalla finestra dell’albergo ha visto il gruppo sull’asfalto e ha urlato loro di spostarsi da lì. Le testimonianze di quanti hanno assistito a quel gioco sono diverse. Molti gli automobilisti che hanno visto l’assurdo e pericoloso gioco in strada ma nessuno di loro aveva mai allertato le forze dell’ordine.
Adesso però si procederà con l’individuazione dei sei giovani. Nel frattempo, Gioacchino Ferdinandi, il primo cittadino di Piedimonte San Germano, dove è stato segnalato l’ultimo caso, come riporta Open, ha lanciato un appello: “Mi rivolgo non solo alle loro famiglie, ma a tutti coloro che utilizzano i social: chiunque venga a conoscenza di questi gesti deve immediatamente denunciarli poiché la semplice condivisione sui social rischia di ottenere l’effetto opposto”.
