Assegno Unico, cambiano i parametri: per capire le cifre e gli aggiornamenti mensili, l’INPS ha messo a disposizione un simulatore.
Assegno Unico, misura fondamentale in vigore dai tempi del Governo Draghi che non è stata toccata dall’Esecutivo Meloni: Roccella – Ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità – ha difeso la misura cercando di portare più fondi a disposizione dei nuclei familiari. L’indennizzo è appannaggio delle famiglie con reddito basso. Sotto la soglia di povertà e anche oltre.
La Legge di Bilancio ha, nello specifico, modificato gli importi e le caratteristiche delle famiglie spettanti. Per capire ogni situazione e formulare ogni ipotesi al fine di avere la certezza se sarà possibile usufruirne o meno, ciascun contribuente può andare sul sito dell’INPS e provare il simulatore automatico che genera l’indennizzo e l’erogazione del bonus: sarà possibile capire prima a cosa andare incontro.
Assegno Unico, le novità principali
Questo per agevolare gli utenti più in difficoltà con le nuove procedure o semplicemente fornire un quadro dettagliato a chi necessita ulteriori chiarimenti. Va ricordato, inoltre, che gli incrementi del 50% rispetto alle somme pattuite riguardano: l’importo spettante per il primo anno di vita dei figli, l’importo appannaggio delle famiglie con ISEE fino a 43.240 euro con almeno tre figli compresi fra 1 e 3 anni, ultima ma non per importanza la maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno 4 figli.
Casi diversi, simili necessità. Il nuovo viatico fa sì che l’Assegno Unico prenda forma in maniera più piena e conforme, anche per agevolare – questo il proposito di Roccella – la natalità. Questione che sta molto a cuore al Paese per la sostenibilità e non solo. Invertire la tendenza demografica al ribasso non sarà facile.
Occorre capire quello di cui gli utenti hanno bisogno: certezze arrivano dai primi importi calcolati, al resto pensa il simulatore. Non resta che andare sul sito della Previdenza Sociale e provare per determinare la propria situazione. Un ulteriore passo verso gli iscritti, per una gestione collettiva che sollecita anche un nuovo tipo di amministrazione.