Fisco, la riforma fa discutere per quel che riguarda la tregua fiscale con relativo condono. Il Viceministro Leo affronta il tema delle tasse.
Fisco, la riforma tiene banco soltanto per gli aspetti più controversi. Ovvero tasse e gestione cartelle esattoriali, per non parlare della questione ancora aperta, fra proroghe e aspettative, del Superbonus. In tutto questo la scure del PNRR si fa sentire e gli obblighi del Governo, secondo le norme della Comunità Europea, fanno pressing: Giorgia Meloni – con la collaborazione di Giorgetti e Leo – chiederà una proroga, ma non è detto che basti.
Serve la certezza che l’Italia si dia da fare, ma gli obiettivi in cantiere sono tanti e il tempo è poco. Si cercherà di premere sul fatto che, subito dopo la pandemia, è scoppiata una guerra nel cuore dell’Europa ma la giustificazione dovrà portare iniziative concordate sulla base delle priorità. Non a caso la riforma rispetto agli sviluppi del Decreto Concorrenza, così ribattezzato, resta un must.
Obbligo che fa il paio con gli aggiornamenti su quella che si appresta a essere una vera e propria “rivoluzione fiscale”. In primis, parola del Viceministro Leo, ci sarà maggiore attenzione per chi paga nei tempi previsti: una stoccata dovuta a chi ritiene che FDI volesse aiutare gli evasori, secondo il rappresentante del partito sovranista, si è trattato di una mossa necessaria in grado di “rispettare le compatibilità finanziarie” e “semplificare il sistema dando certezze”.
Il riferimento è a chi guarda con interesse l’Italia, vale a dire gli investitori esteri. Anche qui tanto discutere per via del mancato rispetto del Made in Italy, quando poi l’acquirente – eventuale – estero è guardato con lusinga. Il disappunto è sulle importazioni, non sulle esportazioni, dunque.
Non a caso Leo spiega le ultime novità da Londra: una scelta che fa da raccordo fra politica estera e interna, con il fine di rafforzare i rapporti diplomatici e cercare ulteriore coinvolgimento nelle vicende politiche ed economiche. Il Regno Unito riveste un ruolo importante, anche se non fa più parte della Comunità Europea.
L’importante sarà avere un quadro chiaro sulle aliquote e la possibilità di abbattere le tasse per i pagatori puntuali e chi ha i conti in regola. Inoltre la misura per le aziende: le assunzioni dovrebbero dimezzare i pagamenti fiscali, con relativi obblighi. Tutto verrà stilato attraverso una sorta di “percorso” che stilerà la “condotta” del contribuente. Riforma ai blocchi di partenza, ma dall’estero arrivano incoraggiamenti. La spaccatura è nella politica interna: lo scontro tra le parti è appena cominciato e difficilmente riuscirà a risanarsi.
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