La rissa nel parco di Modena è finita in tragedia con l’accoltellamento mortale di un 16enne e il ferimento di altri due ragazzi, uno in gravi condizioni. Una trentina le persone coinvolte
La rissa è culminata con la morte di un minorenne di 16 anni di origini pakistane. Il violento fatto è accaduto ieri pomeriggio, venerdì 31 marzo, all’interno del parco Novi Sad, nel centro storico di Modena. Erano appena passate le 16 quando due gruppi di ragazzi, uno pakistano e uno tunisino hanno iniziato a litigare sfoderando i coltelli.
Non è ancora chiara la dinamica della rissa e il motivo scatenante che ha portato, poi, alla morte del giovane pakistano e al ferimento di altri due connazionali. Secondo una prima sommaria ricostruzione fatta dai carabinieri, le persone coinvolte nella rissa erano armati di coltelli. La vittima, soccorso dall’ambulanza del 118, è stato portato d’urgenza presso il Policlinico di Modena dove è deceduto subito dopo.
L’altro ferito grave, è un 22enne accoltellato al torace durante la rissa. Ora è ricoverato in terapia intensiva presso il Policlinico di Modena. Ma nella grave colluttazione c’è anche un secondo ferito. E’ un ragazzo di appena 18 anni che, fortunatamente, non è in pericolo di vita.
Rissa finita in tragedia: un morto e due feriti nel parco di Modena
Non è ancora chiarita la dinamica della violenta rissa avvenuta ieri nel parco Novi Sad della città emiliana. Sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri sul caso e di vitale importanza saranno le immagini delle telecamere di video sorveglianza presenti nella zona dove è avvenuta la rissa che potrebbero aggiungere elementi importanti all’attività investigativa.
Dalle indagini i partecipanti alla rissa sarebbero stati un gruppo di pakistani e tunisini. In totale circa una trentina le persone coinvolte. Sul posto sono giunti gli uomini dell’Arma dei carabinieri che hanno ascoltato i diversi testimoni presenti al momento all’interno dell’area verde del parco.
Sul posto è giunto anche il Comandante del Nucleo Investigativo di Modena nonché il Comandante della Compagnia di Modena, che insieme hanno coordinato i rilievi nella zona dove si è consumata l’aggressione, al momento sotto sequestro.