Un vero shock quello della morte di un bambino di appena un anno, soffocato in casa. La madre accusata dell’omicidio aveva chiamato i soccorsi subito dopo averlo ucciso
Aveva chiamato lei i soccorsi telefonando i Carabinieri e chiedendo aiuto perché il figlio di appena un anno era morto. Ma era stata lei stessa quella mattina del 17 giugno del 2021 ad uccidere il piccolino in casa.
A distanza di due anni, oggi la verità sull’assassina. Il fatto è avvenuto in una casa in via Degli Ostaggi a Ferrara alle prime luci dell’alba del 17 giugno. Erano le 6.15 quando la donna, madre del bambino e di altri due figli, compone il numero del 112 per denunciare tutto: “Aiutatemi, mio figlio è morto”.
Arrivati sul posto, le forze dell’ordine trovano il bambino nel letto morto e la madre, all’epoca dei fatti 29enne, in un bagno di sangue. Le braccia ricoperte da tagli. La donna aveva tentato il suicidio. Oggi la mamma del piccolo è stata accusata di omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela.
La Procura di Ferrara ha da poco chiuso le indagini seguite dalla pm Lisa Busato: l’autrice materiale del delitto del piccolo bambino di appena un anno è la mamma. La donna quando soffocò il figlio in casa nel 2021 era in una condizione di fragilità psichica e con un passato molto problematico. I legali della stessa, gli avvocati Marcello Rambaldi e Alessio Lambertini al momento non commentano, in attesa di poter analizzare il fascicolo delle indagini del pubblico ministero.
Agli atti compare anche la consulenza medico legale che aveva certificato come il bambino fosse morto per asfissia. Una prova importante che incasella la donna nell’ipotesi peggiore, ovvero quella dell’omicidio volontario, poiché sul corpicino del piccolo non erano stati evidenziati segni di violenza esterna da parte dei Carabinieri del Ris.
La madre stessa, il giorno del delitto, ancora sotto shock disse ai Carabinieri di Ferrara intervenuti sul luogo del fatto di aver ucciso il bambino. Confessione che poi ritrattò qualche ora dopo. In casa con lei il 17 giugno erano presenti anche gli altri due suoi figli minori. In seguito giunse anche il compagno della donna e padre del bimbo, un tunisino di 38 anni che da un mese, però, abitava altrove per via delle continue liti con la moglie.
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