Pensioni, l’Ape sociale è in arrivo: la scadenza sembra essere alle porte, come cambiano le indennità. Numeri e date da tenere a mente.
L’Ape sociale è un’indennità che lo Stato garantisce prima della pensione: un aiuto – diverso dalla NASPI – che serve ad accompagnare i meno abbienti al congedo pensionistico. Cifre che eroga l’INPS entro i limiti di spesa. Nella nuova Legge di Bilancio, la misura non solo non è stata toccata, ma viene incentivata con nuovi parametri: date e scadenze da ricordare, necessarie per mettere a confronto quanto c’è da fare e di cosa ci sia davvero bisogno.
La scadenza è stata prorogata sino al 31 dicembre 2023, si può cominciare a parlare di Ape sociale una volta raggiunti i 63 anni di età pur non essendo possessore di pensione diretta. Anzi è proprio per questo che entra in gioco la misura, coloro che ricevono già la pensione non ne hanno bisogno. Nello specifico l’Ape sociale spetta a quelli che sono iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, ma anche a coloro che lavorano con forme sostitutive ed esclusive della stessa.
Ape sociale, l’anticipo della pensione: come funziona l’indennità
Fino alla gestione separata dei lavoratori e alle partite iva. Un allargamento di maglie che dovrebbe incentivare la richiesta per garantire il sostentamento a chi ne ha bisogno e, per sopraggiunti limiti di età, è fuori dal mercato del lavoro. Possono, quindi, percepirla coloro che si trovano in stato di disoccupazione a seguito della fine del rapporto di lavoro, terminata quella che è la prima forma di indennità prevista.
La disoccupazione vera e propria accompagna soltanto dopo i primi mesi di stop. Quelli che hanno un coniuge o familiare con handicap a carico o che hanno – per diverse ragioni – una ridotta capacità lavorativa. La decorrenza specifica corrisponde a 12 mensilità dell’anno fino all’età prevista per il raggiungimento della pensione di vecchiaia. Un vero e proprio percorso di accompagnamento.
I parametri
La situazione va monitorata caso per caso: ogni persona presenta uno scenario diverso. L’Ape sociale ammonta, nella fattispecie, alla rata mensile di pensione calcolata in base alle prestazioni. Si arriva a 1500, ma può anche scalare. A seconda dei casi presenti. L’indennità non è cedibile ai superstiti in caso di decesso.
Per presentare la domanda servono almeno 30 anni di anzianità contributiva, 36 per chi svolge attività gravose. Inoltre non si devono superare gli 8.000 euro, ma restare in un range di 4.800 euro lordi annui. I parametri permettono anche di determinare gli importi spettanti: i calcoli sono anche agevolati rispetto al quadro anagrafico di ciascun contribuente.