Il Fisco verso la stretta sulle cartelle esattoriali: l’accordo “alla Valentino Rossi” fa respirare i contribuenti. In che consiste.
Le cartelle esattoriali tengono banco, così come le pendenze dei contribuenti. Grande attesa per la cosiddetta tregua fiscale che non piace a Sinistra, ma potrebbe cambiare tutto. Specialmente per chi ha debiti superiori a 30.000 euro. Il punto sono gli accordi: viene spesso tirato in ballo il campione di motociclismo Valentino Rossi.
Il pilota ha avuto numerose diatribe, non solo dal punto di vista legale, con la Guardia di Finanza: milioni di euro di debito per cercare di capire quando e dove occorresse investire. Il numero 46 per antonomasia si difese strenuamente dicendo che i suoi conti erano gestiti, ma conta la firma: quella in fondo era la sua. Il resto è contorno.
Fisco, Valentino Rossi fa scuola: il nuovo accordo su pagamenti e cartelle esattoriali
Allora il pilota si è messo d’accordo: non potendo contare sull’accelerata come faceva in pista, ha puntato su quella che in gergo tecnico si chiama transizione del debito: ovvero quando la cifra da restituire è molto elevata, si cerca di trovare un accordo. Il pagamento di una quota fissata – di comune accordo fra le parti – oltre le spese legali se si decide di intraprendere un percorso per difendersi può determinare una riqualificazione agli occhi della Guardia di Finanza e del Fisco.
La situazione, ora, potrebbe non essere più solo appannaggio delle personalità famose: nella Legge di Bilancio si prevede una iniziativa simile che permetterebbe a chi ha pendenze di gestirle in maniera diversa, con un accordo comune. Secondo le opposizioni sarebbe un favore agli evasori che saranno così ancor più incentivati a evadere: il riferimento è ai grandi cattivi pagatori identificati nel tempo.
Numeri su cui la classe politica dovrebbe agire con una mannaia, ma stando alle critiche delle opposizioni Giorgia Meloni intende “fare una carezza agli evasori”. Questo ritengono Giuseppe Conte ed Elly Schlein che sul tema fanno fronte comune. Valentino Rossi arriva a dettare l’agenda economica e politica. Un’impennata che non piace a tutti.
