Agenzia delle Entrate, sanatoria cartelle nel mirino: le date da ricordare per non incorrere in sanzioni

Agenzia delle Entrate, le cartelle esattoriali in cima all’agenda: la sanatoria resta una priorità. Tutte le date da ricordare.

Agenzia delle Entrate, si riparte dalla Legge di Bilancio: in primis, per il Governo e l’agenzia fiscale, occorre stabilire il viatico da prendere per quanto riguarda la sanatoria e la rottamazione delle cartelle. Ipotizzare una pace fiscale netta, al momento, non è possibile. Quindi si opererà sugli arretrati: le cartelle esattoriali vigenti dal 2000 al 2015 dovranno essere cessate, il resto seguirà l’iter della rottamazione. Resta da capire come agire a partire da queste certezze.

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Rottamazione ter e cartelle esattoriali: cosa prevede la nuova sanatoria (Pixabay)

Il punto sono le date di riferimento che daranno ai Comuni la cartina tornasole rispetto alla nuova politica proposta dalla Legge di Bilancio: entro e non oltre il 31 marzo dovrà essere comunicata la modalità per gestire la tregua fiscale, ovvero la ripartizione fra cessazione e rottamazione. Questo è il primo importante crocevia con cui fare i conti. Sempre nello stesso giorno ci sarà un altro importante step sul tema: la regolarizzazione delle dichiarazioni sbagliate per l’anno d’imposta 2021.

Agenzia delle Entrate, la sanatoria fiscale sul calendario: le date principali

Un’opportunità importante che permette di capire cosa rimettere in sesto per evitare sanzioni tributarie che andrebbero a sommarsi a eventuali pendenze in essere. Anche rispetto all’erogazione di eventuali bonus. Il 30 giugno corrente anno scadono, invece, i pagamenti della regolarizzazione delle violazioni tributarie. Un bivio entro cui i contribuenti devono rimanere per non incappare in altre criticità finanziarie.

Agenzia delle Entrate
Agenzia delle Entrate, cosa valutare sulle cartelle esattoriali (Immagine Rete)

Il 30 novembre 2023 è la seconda data entro cui rispettare la sanatoria cartelle 2022. Nel caso specifico il contribuente verserà il 20% del debito scontato di sanzioni e interessi per iscrizione a ruolo. Le altre rate scadono ogni fine febbraio. Tendenzialmente il 28 a meno che non sia bisestile. Poi c’è 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre dal 2024 al 2027 dove si procederà con ogni rata pari al 5% del debito totale. Una sorta di calendario completo a cui fare affidamento partendo dalla gestione dei Comuni per arrivare all’organizzazione dei contribuenti.

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