Superbonus, al lavoro per ultimare le modifiche. La cessione del credito agevola lo sconto in fattura: la situazione.
Il Superbonus torna con qualche modifica. L’abolizione resta una priorità, ma ora serve tamponare la situazione per evitare di far perdere incentivi a coloro che avevano già deciso di iniziare i lavori o che erano in procinto di apportare modifiche edilizie. Le proroghe si spostano da giugno a settembre.
Questo si evince sulla tabella di marcia del Governo che vuole ancora lavorare per allungare i termini in modo tale che, dopo l’estate, anche per chi non ha comunicato la CILA, i lavori siano finiti e determinati. C’è la possibilità della cessione del credito in base al tipo di F24. Poi lo sconto in fattura sarà relativo.
Superbonus, torna la cessione del credito: come cambia lo sconto in fattura
Si pensa comunque che, per coloro che hanno iniziato le pratiche dal 15 febbraio, la detrazione sia attorno al 15%. Un inizio per evitare il tracollo: Giorgetti ha detto che, con l’abolizione del Superbonus, si risparmiano 3 miliardi rispetto agli 8 erogati gli anni scorsi. Il rischio, però, non era solo questo.
Si temeva di non poter avere a disposizione nessun opera in attivo perché, togliendo i grandi lavori, nessuno avrebbe più investito in ammodernamenti visto il ritorno proibitivo dei costi. In questo modo non cambiano i parametri, ma si cerca di ammortizzare il più possibile con quanto proposto.
In attesa della cancellazione definitiva che avverrà con la nuova stagione. L’estate porterà consiglio e anche qualche miglioria. L’unico aspetto che l’opposizione è riuscita a strappare in questo costante tira e molla con la maggioranza. Meloni, di ritorno dal Belgio per il meeting europeo, dovrà affrontare tutte queste questioni. Il rebus sono i tempi di attuazione, entro cui servirà una stretta importante: non è ancora tempo di mandare il Superbonus in pensione.