Whatsapp, l’aggiornamento del servizio strizza l’occhio a Telegram: gli utenti sono pronti a cambiare approccio in maniera definitiva.
Whatsapp cambia ancora volto. Zuckerberg alza l’asticella nelle chat per cercare di andare oltre: l’universo delle spunte blu sta vivendo un periodo particolare. Test e aggiornamenti per rendere ancor più competitivo un servizio che ha attraversato momenti bui. I bug dei mesi scorsi che hanno portato al crash collettivo di qualche giorno sono stati la premessa per mettersi nuovamente a lavorare.
Il team di ricerca ha prima apportato modifiche sostanziali alle impostazioni delle chat, con la funzionali della casella personale. Ovvero una chat “con sé stessi” dove chiunque voleva poteva aprire uno spazio per appuntarsi le cose o – ancora meglio – condividere immagini. Poi c’è stata la funzione “estrapola” dai gruppi. Ovvero rispondere singolarmente a ogni membro senza bisogno di taggarlo.
Whatsapp, l’aggiornamento ispirato a Telegram: in cosa consiste
Ora veniamo alla situazione chat di gruppo. L’aggiornamento della versione business ha richiesto uno sviluppo ancora maggiore rispetto al recente passato. Per questo si strizza l’occhio a Telegram: Whatsapp propone l’idea del messaggio fisso. L’ultimo aggiornamento, infatti, prevede la capacità di inserire dei messaggi standard.
Tipo tweet fissati che possono essere fruibili nelle chat di gruppo in qualsiasi momento dai singoli utenti. Volontà questa che rispecchia una domanda sempre crescente. L’offerta si adegua e prende in esame le interazioni: non si può dire che su Telegram gli utenti si stiano trovando male. È l’unico servizio di messaggistica istantanea che non s’impalla mai: a questo vorrebbe tendere Zuckerberg che, da quando ha preso in mano Instagram, Facebook e Whatsapp, è sempre più intenzionato a creare un polo univoco e collegato.
Anche gli aggiornamenti, quindi, non sono standard ma hanno diverse cose in comune. Sbirciando un po’ dalla concorrenza. Se questa politica darà i suoi frutti, sarà il tempo a dirlo. Per il momento possiamo solo aspettare, ritenendo che un aggiornamento è per sempre. Forse.