Il Ramadan 2023 è alle porte. La ricorrenza è molto sentita anche in Italia, dove la comunità islamica è molto forte e radicata.
Il Ramadan è una ricorrenza molto importante nella religione Islamica: è il mese sacro del digiuno che porta alla preghiera, meditazione e autodisciplina. Dal punto di vista numerico, calendario alla mano, coincide con il nono mese del calendario islamico. Periodo in cui, secondo la tradizione, venne rivelato il Corano.
Testo sacro di riferimento della religione. Un culto in espansione anche nello Stivale per via delle comunità che popolano il Paese: 2,7 milioni sono i praticanti in totale fra cittadini italiani e stranieri. Nello specifico, in Italia, la comunità più nutrita di fedeli islamici è quella marocchina, segue quella albanese.
Ramadan 2023, cosa sapere: date, orari e modalità
Poi troviamo quella pakistana, subito dopo quella egiziana. Ultime, ma non per importanza le comunità senegalesi e tunisine. Ma come si svolge il digiuno? Ci sono dei precetti da rispettare, anche per sfatare i luoghi comuni e gli stereotipi attorno a questa tradizione. Il digiuno durante il mese di Ramadan è uno dei cinque pilastri dell’Islam: gli obblighi fondamentali previsti dalla Legge religiosa per ogni credente.
Dopo il digiuno, letteralmente, c’è la testimonianza di fede, la preghiera, l’elemosina e il pellegrinaggio. I musulmani credenti sono tenuti a rispettare il digiuno dall’alba al tramonto: non si soffre la fame, ma si medita. Prima del sorgere del sole si consuma un pasto leggero. Da queste pratiche sono esentati i bambini, i malati e le donne incinte.
Il calendario islamico
Nella fattispecie chi al nono mese deve intraprendere lunghi viaggi. Chi, invece, lo salta di proposito – pur essendo in grado di fare il Ramadan – ha diversi modi di rimediare. O cerca di fare il digiuno in altri momenti dell’anno in attesa del Ramadan, oppure garantisce un pasto a un povero per ogni digiuno che salta.
Una specie di compensazione organica per rimettere insieme spiritualità e concretezza. Il Ramadan non cade sempre nella stessa maniera: è iniziato il 16 luglio 622 (quando fu compiuta l’Egira da Maometto) ed è composto di 354 o 355 giorni. Ogni anno cade diversamente. Le comunità in Italia rispondono comunque per quello che si dimostra essere sempre più un culto in espansione.