Guerra Russia-Ucraina, il conflitto arriva nei supermercati: le conseguenze belliche influiscono sulla spesa degli italiani. Le cifre.
La guerra Russia-Ucraina cambia la spesa degli italiani. Le sanzioni erano solo una prima conseguenza sul mercato internazionale, ora arrivano le ripercussioni dirette. Quelle che tutti possono toccare con mano, al punto da cambiare la vita di ogni giorno. La spesa si modifica dal punto di vista concettuale e arriva sul concreto: determinate risorse vengono meno. Pasta, riso, frumento sono in calo.
Per non parlare della questione del latte: il tipo di importazioni non basta a sopperire la richiesta. I mercati italiani possono autoalimentarsi solo per quanto riguarda alcune materie prime, il resto va negoziato. Quello che l’Italia produce direttamente, però, subisce anche l’influenza del cambiamento climatico: l’allarme siccità in correlazione alla guerra ha fatto sì che determinate attività si siano modificate.
Guerra Russia-Ucraina, le conseguenze nel carrello: cambia la spesa degli italiani
Una è la coltivazione e la produzione di latte. Il latte fresco potrebbe non esistere più: una tra le più grandi aziende italiane in tal senso sta pensando di passare al latte a lunga conservazione. Sul mercato è più spendibile e meno dispendioso in termini di gestione e forza lavoro. Non è l’unico prodotto a subire importanti modifiche: arriviamo a parlare di soia, frumento e miele.
I prossimi anni si potrebbe avere il 35% di produzione in meno di questi prodotti. Significa dover prenderli altrove. Questo sposta la cartina geografica sul piano industriale. Nuovi equilibri di mercato dovranno essere costruiti fino ad arrivare nel carrello degli italiani: i consumatori attendono risposte.
Più di qualcuna è già arrivata e non sembra essere per niente rassicurante. Solitamente l’attesa paga, ma in tal caso più passa il tempo e più gli scenari ambientali e gli equilibri bellici lasciano interrogativi in sospeso. Le risposte andranno rintracciate fuori dal campo di battaglia.